Senza Filtro - Forse non ci sono parole per descrivere il dispiacere che si prova per la morte di Giorgio Mauro Schirripa e per descrivere la sua sensibilità, la sua attenzione e il suo contributo in materia di neuropsichiatria infantile, di riabilitazione motoria e cognitiva, di integrazione e diritti dei cittadini in condizioni di svantaggio.
Il 21 dicembre 2005 Giorgio era alla presentazione del suo libro - raccolta di lettere fiabe, Caro Francesco, avvenuta presso lauditorium dellUniversità della Tuscia, gremito di gente affluita per loccasione.
Io cero e, come tutti agli altri spettatori, mi sono emozionato per le parole di ringraziamento a lui rivolte dai famigliari dei bambini e dei ragazzi con problemi neuropsichiatrici, per la sua capacità di tracciare percorsi assistenziali riabilitativi e innovativi che hanno fatto progredire lo stato di salute dei pazienti e hanno portato serenità alle persone che sono entrate in contatto con questa realtà.
Rileggendo il libro non si può non associare questo giorno dellepifania, triste per la circostanza, con la sua prima favola della raccolta, scritta al figlio Francesco, nella quale gli scoiattoli di un bosco ricoperto da tanta neve da sommergere gli alberi, sono aiutati dalla befana che toglie la neve, porta loro i giocattoli e ripristina lo stato di felicità precedente allimprovvisa nevicata.
Grazie Giorgio per i piacevoli messaggi di pace e di serenità e per gli strumenti di convivenza che ci hai lasciato in dono anche con questo tuo ultimo lavoro.
Marco Prestininzi
Segretario del Circolo di Viterbo
Del Partito della Rifondazione Comunista
Quando muore un grande personaggio, la società civile è scossa da un grande dolore comune proprio perché limportanza e la portata dellevento luttuoso diventa sentimento di tutti e tutti sono coinvolti nel dispiacere, nella sofferenza addirittura nella incredulità di questo momento estremo.
Giorgio era, è sempre sarà un grande personaggio del nostro tempo per tutto quello che ha speso nel suo quotidiano impegno socio-sanitario in un ambito difficile e delicato, mi piace ricordarlo semplicemente come un esempio vivente di questo impegno, le belle persone come Giorgio non muoiono mai e soprattutto non deve morire la speranza, limpegno ed il coraggio costante che con lui si sono concretizzate e realizzate.
Io personalmente equiparavo Giorgio alla solidarietà fatta uomo.
La sua è stata realmente passione ed azione di una autentica missione umana e civile , che attiene anche ad una professione ma che è soprattutto contenuto nel dna di persone uniche e fantastiche.
Penso che allora il migliore ed unico modo di onorare il suo lavoro e la sua memoria sia quello di non abbandonare limpegno, di non mollare, di andare avanti con lenergia, la competenza e lo spirito giusto che faceva di Giorgio un riferimento assoluto ; ma ripeto lui continua a vivere in quello che ha ideato, realizzato e sostenuto con convinzione ostinata e non seguire questa strada tracciata da lui , sarebbe come farlo morire per la seconda volta.
Anche il mondo dello sport piange la sua scomparsa ma sono convinto ne seguirà lesempio.
Sergio Insogna
E' un giorno nefasto per la società viterbese, ma forse è meglio dire per lItalia.
Questo è il sentimento che provano i comunisti, il popolo di sinistra e non solo, nellapprendere la notizia della scomparsa di Giorgio Schirripa.
Un uomo, un grande uomo, che nellazione quotidiana e continua ha cercato di aiutare e rappresentare alla società i problemi dei più piccoli, di chi soffre, cercando il sostegno e laiuto senza lucro o fini personali.
Viene a mancare non uno psichiatra infantile, ma una voce per chi non ha voce, e ci mancherà terribilmente.
Un vecchio film diceva
.. lassù qualcuno mi ama.. , quello che tutti i bambini, e non solo loro, purtroppo, potranno dire con Giorgio.
Alla famiglia vanno le più sentite e sincere condoglianze per questa dolorosa scomparsa che è anche la nostra.
Stefano Di Meo
Il segretario provinciale Comunisti Italiani
Anche il Rugby Viterbo e il Rugby Green si uniscono al cordoglio per la prematura scomparsa di Giorgio Schirripa, neuropsichiatra infantile e fondatore dell'associazione Eta Beta, da sempre amico del rugby cittadino.
Lascia la moglie e tre figli, due dei quali, Michele, 20 anni, e Francesco, 9, militano nelle fila delle formazioni giovanili. Il primo ha giocato lo scorso campionato sotto la guida di Donato Scorzosi nella under 19. Trasferitosi al Nord per gli studi universitari ha fatto il suo esordio nel Cus Milano.
"Una perdita davvero incalcolabile non solo per il movimento rugbystico viterbese -ha affermato il presidente del Rugby Viterbo Aldo Perugini - . Il dottor Schirripa ci è sempre stato vicino, soprattutto per quanto riguarda le attività del Rugby Green, prestando la sua opera anche come medico".