Senza Filtro - Questo è quello che avevamo previsto, l’amministrazione Aquilani prima ha sperperato i soldi ed ora ci ha presentato il conto.
Con la delibera n°163 del 26 maggio 2006 la vecchia amministrazione ha aumentato l’aliquota ICI sugli esercizi commerciali e sulla seconda casa portandola dal 4,75 per mille al 7, tetto massimo previsto.
La situazione economica già catastrofica del nostro comune si è andata a sommare con le ultime spese effettuate in campagna elettorale, dove abbiamo assistito ad una carrellata di inaugurazioni, fatte passare come lavori di massima urgenza.
La prima domanda che mi viene in mente è perché una decisione così importante è presa solo due giorni prima delle elezioni? Avvantaggiarsi con il lavoro o lasciare una patata bollente all’attuale maggioranza?
Ritengo sbagliato aumentare così repentinamente l’ICI sulla seconda casa.
Ritengo sbagliato aumentare l’ICI sugli esercizi commerciali, segno di un vero e proprio disincentivo al lavoro e alla possibilità di aprire nuove attività.
Non facciamo demagogia, c’è da reperire soldi x rientrare nel bilancio.
E’ giusto l’aumento dell’ICI sulle case sfitte, per incentivare i proletari ad affittarle.
Gli immobili sfitti e non venduti, devono pagare l’ICI, cosa che attualmente a Vetralla non avviene.
Ridurre spese inutili, come le consulenze esterne reale spreco di soldi per il comune.
ICI basso per i locali commerciali, con agevolazioni per locali artigianali all’interno del centro storico.
L’amministrazione Marconi sia coerente con gli impegni presi in campagna elettorale, revochi la delibera.
Federico Pasquinelli
Consigliere comunale
Leali per Vetralla