Tarquinia - Giulivi: "Pronti a incaternarci ai cancelli" - Documento inviato a Bersani e Marrazzo Comuni e movimenti compatti nel no al carbone 13 luglio 2006 - ore 1,30
-La provincia di Roma, i comuni di Tarquinia e Ladispoli e 5 università agrarie hanno dichiarato la netta chiusura all'ipotesi del carbone per la centrale Enel di Civitavecchia.
Con loro anche 25 sindaci del comprensorio, le associazioni degli agricoltori e degli operatori turistici. La riunione si è svolta ieri a Tarquinia in un clima di tensione.
Alla fine è stata inviata un documento al ministro Bersani e al presidente della Regione Marrazzo nel quale si chiedono un tavolo di concertazione con i ministeri dell'ambiente, della salute e dell'agricoltura; l'audizione dei sindaci del comprensorio nelle commissioni ambiente di camera e senato; la progressiva riduzione della presenza industriale energetica nell'area dell'alto Lazio da attuarsi nei prossimi anni; il riconoscimento del polo Civitavecchia-Montalto di Castro come unico polo energetico.
Secondo esperti, medici e ambientalisti sarebbero irreparabili i danni per l'agricoltura e il turismo derivanti dall'uso del carbone. Intanto il presidente della Regione Marrazzo, dopo l'incontro con il ministro Bersani e i presidenti delle province di Viterbo e Roma si è dichiarato disponibile ad altre riunioni per risolvere il problema.
Hanno detto:
Sindaco di Tarquinia Giulivi: Tutti i comuni del comprensorio si devono unire per far valere il no al carbone. Due comuni, quello di Montalto e Civitavecchia non possono decidere per tutti. Il governo ci deve dire se dobbiamo continuare ad investire sul turismo e l'agricoltura oppure dobbiamo accettare la centrale a carbone. Le due cose non sono compatibili. Inutili i contratti d'area se poi non c'è futuro per la nostra economia. Intanto l'Enel va avanti con i lavori, mentre il tavolo di concertazione con le istituzioni langue. Siamo pronti a dare battaglia per via istituzionale, altrimenti per farsi sentire non ci resterà legarci ai cancelli della centrale .
Alessandro Antonelli presidente Università Agraria di Tarquinia: Finalmente oggi possiamo avere un interlocutore nel comune di Civitavecchia, in questa lotta a salvaguardia del nostro territorio. Tutto ciò ci dà una speranza in più. Più che mai dobbiamo perseguire la politica dello stare insieme. Tra me e il sindaco Giulivi c'è una profonda distanza dal punto di vista politico, ma la causa è comune. Siamo pronti a dare battaglia. Oggi da qui nasce una piattaforma da condividere per procedere in maniera unitaria e creare una barriera senza falle.
Ciogli sindaco di Ladispoli: Sono contento di vedere per la prima volta Civitavecchia qui al nostro tavolo di concertazione. Non permettiamo a nessuno di metterci davanti al fatto compiuto e questa riunione è tempestiva.