Viterbo - Camera di Commercio - Palombella: "Dobbiamo insistere sulla competitività" Occupazione in crescita nella Tuscia 14 luglio 2006 - ore 2,30
Ferindo Palombella
Senza Filtro -Sale a 2.660 unità il numero di assunzioni previste nella Tuscia per il 2006, un dato incoraggiante rispetto allo scorso anno quando erano 2.140, se non fosse che contestualmente aumentano a 2.060 le uscite, contro le 1.570 registrate nel 2005. Rimane pertanto invariato il tasso di incremento di nuovi posti di lavoro, fermo all1,9%, comunque superiore al dato nazionale dello 0,9% e regionale con lo 0,8%.
È quanto emerge dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere, dalle Camere di commercio e dal Ministero del Lavoro, che, per il nono anno consecutivo, fornisce la fotografia dettagliata delle previsioni di assunzione delle imprese italiane con dipendenti.
I dati sono in linea con landamento economico della nostra provincia commenta Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo , come riportato anche nellapprofondimento sulloccupazione presentato nellultimo Rapporto sulleconomia della Tuscia Viterbese. Dobbiamo insistere, istituzioni e imprenditori insieme, su un modello di sviluppo basato su competitività, innovazione e formazione per valorizzare le potenzialità del territorio e determinare una crescita che è alla nostra portata.
Lanalisi settoriale dei dati della Tuscia indica nellindustria, intesa in senso stretto, un saldo positivo di 120 unità lavorative, per le costruzioni di 200, mentre per i servizi ammonta a 290 dipendenti. Risalta la performance delle costruzioni che nellanno in corso potrebbe dimostrare una nuova vivacità. A questa si riconduce anche lespansione occupazionale dellindustria ceramica con un saldo di +1,3%. I servizi registrano un elevato turn over, con il comparto della grande distribuzione e dei servizi alle famiglie in crescita occupazionale.
Per quanto riguarda la tipologia contrattuale dei nuovi assunti, il 33,2% può contare su un contratto a tempo indeterminato, ancora in forte calo rispetto allo scorso anno (nel 2005 il 39,5% dei contratti si prevedevano a tempo indeterminato), il 45,6% con un contratto a tempo determinato, mentre il 19,5% con un contratto di apprendistato.
Altro dato importante è letà dei nuovi assunti. Le imprese richiedono unetà fino a 24 anni per il 17,7% degli assunti, unetà compresa fra i 25 e i 29 anni per il 27,9%, unetà compresa fra i 30 e i 34 anni per l11,2%, mentre gli over 35 sono il 10,3%. Letà degli assunti, al contrario, non è rilevante per il 32,9% dei casi.
Scendendo del dettaglio delle professioni, le più richieste sono quelle relative alle mansioni svolte dagli operai specializzati, soprattutto in quei settori più disponibili allassunzione come lindustria e le costruzioni; seguono gli addetti alle vendite e ai servizi alle famiglie. Meno gettonati, invece, i dirigenti e gli impiegati a elevata specializzazione e i tecnici.
Ne deriva che il titolo di studio più richiesto è la scuola dellobbligo per il 52,9% dei nuovi assunti, il diploma per il 29,2%, la formazione professionale per l11,9% e il titolo universitario per solo il 6% delle nuove entrate. Un dato questultimo confortante, considerando che la percentuale è doppia rispetto allo scorso anno.
In crescita il numero delle assunzioni di personale extracomunitario che passa dal 18% al 23,9%, richiesto soprattutto nelle costruzioni e nellindustria, anche se non mancano le assunzioni nella sanità ,nei trasporti e nei servizi alle imprese.
Il Rapporto completo sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito web della Camera di commercio dedicato allinformazione economica e statistica allindirizzo: www.tusciaeconomica.it.