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Gianmaria Santucci |
- Non si può non condividere la protesta dei sindaci del sud della nostra provincia che nei giorni scorsi hanno manifestato contro la delibera della giunta regionale Marrazzo che trasforma i centri abitati di Oriolo Romano, Vejano, Tarquinia, Monteromano, Barbarano Romano, Blera, Bassano Romano, Monterosi, Sutri e Nepi in parchi naturali con mille vincoli insuperabili. Una decisione quella della giunta regionale che è stata duramente contestata da tutti i sindaci del comprensorio totalmente contrari a una scelta cervellotica paracadutata dall’alto.
Così, che il consigliere regionale dei DS Parroncini su sollecitazione anche del capogruppo UDC Gigli, ha preso il formale impegno a nome di tutta la maggioranza a ritirare la delibera incriminata. Tutto a posto sembrerebbe… e allora perché la stessa coalizione di centrosinistra in provincia in queste ore ha votato invece per confermare l’immensa zona di protezione speciale?
Caro presidente Mazzoli, la verità qual è? Quella responsabilmente espressa dal consigliere Parroncini alla Pisana o invece la deliberazione avventata approvata l’altroieri a maggioranza in provincia dalla sua coalizione? Insomma nei DS chi decide la linea politica per la Tuscia? Oppure ognuno fa per sé e a seconda degli interlocutori si improvvisa di volta in volta una via d’uscita?
Non è serio affrontare problemi gravi in questo modo, di fatto prendendo in giro i rappresentanti delle istituzioni di tutti i partiti a cui era stata promessa una rapida marcia indietro su questa scellerata deliberazione.
Eh già perché grazie alla proposta dell’ex assessore Bonelli, approvata ora anche in provincia, in tutti questi comuni sarà molto più difficile se non impossibile: costruire case, fare la manutenzione delle strade, impiantare nuove imprese artigianali o addirittura industriali. Senza contare il divieto assoluto di cacciare in un territorio che aggiunto a quella della provincia di Roma raggiungerà i 90 mila ettari di estensione! Una decisione che finisce per paralizzare lo sviluppo di questo territorio soprattutto nella sua vocazione turistica.
Chi penserà infatti a costruire nuove strutture ricettive in un posto dove i vincoli paesistici già gravosi vengono moltiplicati a dismisura anche in località dove risultano totalmente inutili e persino dannosi? Tutto questo deciso in assoluto dispregio della volontà delle popolazioni interessate. Perciò a nome del gruppo consiliare dell’Udc ho già formalizzato la richiesta di un consiglio provinciale straordinario aperto alle comunità interessate per discutere di questo provvedimento abnorme, per giungere al ritiro della delibera da parte della giunta Marrazzo.
Alla luce, peraltro, della scellerata volontà della provincia di affrettare l’approvazione dei piani territoriali di coordinamento, una mazzata che rischia di impedire ogni iniziativa imprenditoriale.
Siamo certi che la maggioranza di centrosinistra non vorrà impedire ai sindaci, associazioni venatorie, parti sociali e semplici cittadini di partecipare a scelte che se accettate priverebbero quelle popolazioni di molti diritti.
Il consigliere provinciale
Gianmaria Santucci (Udc)