Prefettura - Di Pietro e Fioroni a Viterbo - I sindacati dicono no ai privati - Marini "Ma quale operazione verità..." "Non ci stiamo a pagarci la Trasversale" 14 luglio 2006 - ore 22,10
Rosita Pelecca segretaria della Cisl
- Niente soldi niente Trasversale.
Il ragionamento non fa una piega, Antonio di Pietro lo ha spiegato in maniera molto chiara, ma le sue parole sono piaciute a pochi, se non a nessuno dei presenti all'incontro in Prefettura.
Primi fra tutti, i rappresentanti dei sindacati.
Apprendiamo - dice Rosita Pelecca, segretaria Cisl - che la Trasversale è una priorità condivisa, ma ci dicono di pagarcela da soli. Siamo totalmente contrari ai privati.
Rincara la dose Marco Massera, Uil: Se davvero - sostiene - l'arteria è fondamentale, addirittura più per il nostro paese che per Viterbo, non si capisce perché poi ai viterbesi tocchi l'onere del pedaggio. Si cerchino altre risorse, sennò sarà guerra.
Trasformare la Superstrada in autostrada, è un'idea che la società Autostrade per l'Italia ha già avuto e che passa dalla chiusura del casello di Orte. Non basta - sostiene Giovanbattista Martinelli Cgil - venire a Viterbo e dire che i soldi non ci sono. Ci si aspettava qualcosa di più.
Invece, è arrivata qualcosa di meno.
Oltre alle infrastrutture viarie, Di Pietro ha asserito che sul tavolo del suo ministero non ci sono nemmeno progetti che riguardano la trasformazione a scalo civile dell'aeroporto di Viterbo.
Laura Allegrini, senatrice An, invece, difende la legge obiettivo. Questa operazione verità - precisa - è incompleta. Non si dice, infatti, che diverse opere inserite, sono state realizzate. Il motivo per cui abbiamo sempre spinto per completare la progettazione di Cassia e Trasversale, sta nel fatto che la legge premiava, i progetti pronti, dando la precedenza rispetto agli altri.
Per l'altro senatore della Casa delle Libertà, Giulio Marini, Forza Italia, quanto detto da Di Pietro a Viterbo, non è niente di nuovo.
La presunta operazione verità - osserva - altro non è che la tardiva scoperta di quanto già si sapeva. I discorsi del ministro, stanno tutti su un documento pubblicato un anno fa dal suo predecessore Lunardi, in cui si spiega passo dopo passo, i tempi e le cifre disponibili o meno. Anche se qualche sfumatura cambia.
Per il Lazio, infatti, si parla della Trasversale, che per il tratto da Vetralla all'Aurelia era completamente da finanziare, ma quello fino a Cinelli risultava finanziato con 50 milioni di euro nel programma triennale Anas.
Poi questi soldi sono spariti.
Per la Cassia, la copertura, si legge: Sarà definita all'atto dell'approvazione del progetto definitivo. Quindi i soldi non c'erano.
Marini e Di Pietro concordano. I finanziamenti non c'erano e non ci sono.
Solo che finora nessuno si era preso la briga di dirlo a chiare lettere. Anzi.