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Michele Bonatesta |
- “I viterbesi non hanno l’anello al naso e Di Pietro non è mai stato quella volpe che oggi, uomo di governo, vorrebbe apparire.”
Michele Bonatesta, presidente del movimento di opinione “Insieme per il territorio”, non avendo potuto esprimere il suo punto di vista in occasione dell’incontro svoltosi in prefettura in quanto non invitato, si è incontrato con il ministro Fioroni per avere con lui uno scambio di vedute su quelle che possono essere le prospettive di sviluppo e di rilancio del Viterbese, sia dal punto di vista economico, sia da quello sociale.
“Ho trovato in Fioroni inizia l’ex parlamentare viterbese un interlocutore molto attento ed aperto a recepire consigli e critiche da chi, viterbese come lui, ha a cuore l’interesse del territorio, prioritario rispetto alle logiche dei partiti ed alle alchimie di maggioranze e minoranze, di governo e opposizione.
Siamo partiti da una premessa - spiega Bonatesta - : venire a Viterbo per dirci che in cassa, per le infrastrutture legate al nostro territorio, non c’è una lire vuol dire avere scoperto l’acqua calda.
Se i soldi ci fossero stati, le opere sarebbero state realizzate dal governo Berlusconi ed il centrosinistra, oggi, non avrebbe avuto niente da fare. A Di Pietro e compagni, dunque, spetta il compito di dire dove e quando troveranno i soldi per completare gli iter iniziati dal centrodestra, non certo quello di dire che non si farà nulla perché il centrodestra non ha lasciato i soldi che servirebbero. E, su questo, non ci piove. Cosa può fare, allora, il centrosinistra per il Viterbese?
Trasversale. Ho fatto presente al ministro Fioroni che, indipendentemente da qualsivoglia ipotesi di pedaggio-si, pedaggio-no, la superstrada Civitavecchia-Orte-Terni (in particolare per quanto concerne il tratto di nostro maggiore interesse) è da anni ufficialmente inserita nella “lista nera” delle arterie di interesse nazionale per la sua pericolosità e tutti sappiamo che non è nemmeno percorribile per tutti a causa di qualche cavalcavia troppo basso. Impensabile, dunque, la sua trasformazione in autostrada quando la velocità massima è di 90 km. orari, a meno di imponenti investimenti di ristrutturazione assolutamente non conciliabili con la linea di rigore prevista dal governo per le opere pubbliche.
Di conseguenza, anche se allettante, l’idea di una autostrada dei due mari lanciata dal ministro Fioroni non la vedo concretamente praticabile. Credo invece (e su questo Fioroni mi è sembrato particolarmente attento) che si potrebbe chiedere al governo di inserire tra le grandi opere il completamento della Ferrovia dei due mari.
Per quanto concerne il nostro territorio, questa infrastruttura comporterebbe il completamento della tratta Orte-Capranica e, quindi, il collegamento su rotaia del Viterbese da Civitavecchia a tutto il resto d’italia ed a tutta l’Europa. Nella XIII legislatura presentai, in Senato, un ddl rimasto, purtroppo, lettera morta per quanto concerne le nostre zone, ma che a stralci è andato avanti in particolare nel versante dell’Adriatico. Si tratterebbe, pertanto, di completarla e basta.
Cassia. Anche se i Verdi sono da sempre stati contrari al suo raddoppio (ed oggi, i Verdi, si trovano al Governo) nessuna ipotesi di sviluppo del Viterbese potrà prescindere dalla rottura del suo isolamento a livello di mobilità e quindi la Cassia dovrà giocoforza essere raddoppiata.
Si è parlato, a proposito dell Trasversale, di … ricorso ai privati. Bene: al ministro Fioroni sottolinea Bonatesta ho fatto presente che l’idea potrebbe essere suggestiva ma utilizzata con più coraggio. In altre parole, alla Trasversale e alla Cassia ci pensi l’Enel! Il Governo pensi a trovare i fondi per l’ammodernamento dell’Aurelia, come giustamente sollecitano i sindaci di Tarquinia e Montalto di Castro.
Già sento le proteste dei “no coke” ma proprio per questo parlo di coraggio. Il progresso è fatto sulla base di scelte precise e se quella del Governo dovesse restare quella annunciata, il Viterbese ha tutto il diritto di pretendere che l’Enel si faccia carico della “servitu” che rappresenta per l’economia nazionale a livello energetico. Su questa mia proposta il ministro Fioroni, giustamente, non si è espresso ma ne ha preso doverosamente atto.
Aeroporto. Quando ottenni, con un emendamento alla Finanziaria, circa sei miliardi di vecchie lire per la realizzazione di un aeroporto, la “finalizzazione” era legata ad una struttura prioritariamente destinata alla Protezione Civile. Il progetto politico di Alleanza Nazionale, elaborato dall’allora vice presidente della Federazione Bruno Barra, prevedeva addirittura il trasferimento a Viterbo, in questo aeroporto, della Protezione Civile nazionale.
Ricordo che ne parlammo anche con l’allora ministro dell’Agricoltura Alemanno, senza però trovare riscontri. E, comunque, ricordo a me stesso che il piano regionale aeroportuale prevedeva, per Viterbo, solo una struttura con compiti di Protezione Civile. Il mio augurio è che Fioroni, oggi, possa e voglia fare quello che chiedemmo ad Alemanno.
Centro di cura e ricerca per l’Altzheimer a Tuscanica (per il quale esistono 3 milioni di euro portati dal sottoscritto) e ex Terme Inps di Viterbo (il cui trasferimento a titolo gratuito al Comune di Viterbo fu dovuto proprio a me ed a Fioroni)) - conclude Bonatesta sono state le ultime due priorità per le quali ho cercato di sollecitare l’interesse del ministro viterbese, ricevendo assicurazioni in merito. Appunto, da viterbese a viterbese. Ecco il motivo per cui ho dato al nostro uomo di governo la totale disponibilità di “Insieme per il territorio” per una forma di collaborazione che, prescindendo dalle diversità politiche che non possono non rimanere e, ovviamente, nella diversità dei ruoli tra governo e opposizione, possa dare quei
risultati che tutti vogliamo per una crescita programmata, seria e ordinata del nostro territorio, in tempi e con modalità credibili".