Consiglio Provinciale - Bengasi Battisti e Riccardo Fortuna fanno mancare il numero legale sulle zps La maggioranza si incarta, Rifondazione si spacca 18 luglio 2006 - ore 0,30
Gianmaria Santucci
- Maggioranza divisa a Palazzo Gentili. Rifondazione spaccata.
Sulle zone protette la maggioranza non ha i numeri e la seduta è sciolta.
Finale a sorpresa ieri in consiglio provinciale.
Prima le scintille tra minoranza e maggioranza, poi allinterno della stessa maggioranza, con Bengasi Battisti e Riccardo Fortuna (Rifondazione - Sinistra Europea) che abbandonano la sala ed insieme allopposizione fanno mancare il numero legale. Mentre Miccini rimane in aula.
Motivo del contendere la mozione zps presentata dal consigliere Udc Gianmaria Santucci.
In pratica la divisione è stata sullopportunità stessa di votare la mozione visto che in precedenza si era deciso di rinviare il piano territoriale in commissione proprio per stigmatizzare che i piani di settore, di cui fanno parte le zps, non devono essere approvati contestualmente.
Questo il precedente.
La maggioranza, poi, ha fatto di tutto per mostrare come si viaggia in ordine sparso.
Rizzello, capogruppo Ds, sembra daccordo con la mozione, anche se da più parti si chiede di ritirarla.
Seduta sospesa.
La maggioranza si riunisce ed al rientro, presenta unaltra proposta in cui simpegna il presidente a sollecitare la Regione a rivedere il progetto.
E lo stesso Mazzoli a leggerla. Spiegando che quella di Santucci sarà di conseguenza bocciata.
Ma il consigliere Udc insorge. Stavamo discutendo una mozione dice mi rivolgo al presidente. Come si può presentare unaltra mozione, mentre eravamo in dichiarazione di voto della mia? Abbiamo discusso per due ore per poi vederci presentare allultimo secondo un documento di cui non si sapeva nulla.
Replica il presidente. La proposta fatta dice il presidente chiedendo di modificare il terzo punto, per far convergere anche i voti di maggioranza, lei lha rifiutata.
Quindi, bocciatura totale.
Ma latto di forza non riesce. Dispiace dice Manglaviti capogruppo Margherita che su un documento in gran parte condiviso, non sia stato possibile trovare laccordo. Quindi chiedo che sia votato il documento punto per punto.
Il che significa, comunque, bocciatura del documento.
Bengasi Battisti, lo fa notare. E va oltre, decidendo di non volerlo votare a pezzi. Quindi esce dallaula, seguito a ruota da Fortuna e dalla dalla minoranza.
I conti sono presto fatti. La maggioranza va sotto. Manca il numero legale e la seduta è sciolta.
Nulla di fatto, mentre tra le fila della maggioranza, serpeggia il malcontento, per la scelta di Battisti e Fortuna, nonostante lordine di scuderia dei capigruppo.
Ma il dato politico più rilevante è che la maggioranza si è incartata su un provvedimento, non avendo al suo interno trovato una posizione comune. Tanto che persino il capogruppo Rizzello, fuori microfono, si è lasciato scappare di esser rientrato in aula solo perché sapeva che il numero legale non cera.
Insomma una prova quantomeno di ingenuità e di disorganizzazione.
A seduta sciolta Battisti spiega la sua posizione.
Non si comprende perché - afferma il consigliere - una volta deciso che il piano territoriale doveva ripassare in commissione, proprio per chiarire che non serviva approvare i piani di settore, compresi i zps, non si è soprasseduto alla votazione della mozione dellopposizione. Questa mi sembra poteva essere una posizione chiara che non dava modo di speculare allopposizione. Anche per questo si era chiesto di ritirare la mozione. In pratica non aveva più senso.