Senza Filtro - Prosegue il festival Spazi e memoria giunto alle sue battute finali, il 20 luglio alle ore 21.30 presso i giardini del comune Massimo Venturiello è Gastone, il mitico Gastone, forse la più grande invenzione di Petrolini, simbolo di unesaltazione scenica, minata dal vuoto di valori.
Gastone è un attore del varietà, e, alm
eno nelle sue speranze, del nascente cinema. E un primattore spiantato, che arrangia la vita e larte, che monta e smonta compagnie, vantando piazze e credibilità che in fondo non ha. Eppure il suo narcisismo sfrenato e la sua autoesaltazione, uniti a un sarcasmo talvolta feroce e cinico, danno a questo personaggio un fascino irresistibile.
Incontreremo il protagonista nel momento in cui crede di essere giunto a una svolta importante. Ha appena conosciuto una ragazza del popolo, Lucia Sabbatini, interpretata dalla bravissima Tosca, grande talento vocale, ambiziosa e sognatrice.
Forte della sua scoperta, Gastone cerca di convincere un impresario a produrgli uno spettacolo, con la sua sgangherata compagnia di ballerinette e fantasisti e soprattutto con la sua nuova cantante. Non dovrà faticare molto, perché limpresario, rapito dalla straordinaria voce della ragazza, si lancerà a capofitto in questa avventura, che li condurrà a un modesto debutto in provincia, dove però si segnerà linizio della promettente carriera di Lucia, che, dopo il grande successo della serata, lascerà senza scrupoli il suo pigmalione, Gastone, accecata dalle promesse e dalle lusinghe dellimpresario. A chiudere lo spettacolo sarà la solitudine esaltata, leggerissima, di Gastone, al quale tutto scivola come sempre.
Una dozzina di attori, in grado di cantare e ballare e quattro musicisti, per raccontare questo meraviglioso affresco petroliniano di un mondo di artisti, certamente un po ingenuo, ma così vicino a quello ben più smaliziato e cinico dei nostri giorni.
A chiudere il festival il 22 luglio presso il teatro S. Leonardo sarà una prima nazionale Romanza del 900 per la regia di Sandro Pannunzio. Romanze, tratte dalle opere liriche più conosciute nel panorama italiano: Puccini, Rossini, Giuseppe Verdi, Albinoni e ancora Mascagni e Bellini.
Un riavvicinamento allopera lirica e al melodramma italiano troppo spesso trascurato dimenticando che a compositori e librettisti, al loro talento, alla loro geniale creatività dobbiamo la fama della musica lirica italiana nel mondo.