Senza Filtro - Ho letto con sommo disappunto l'articolo pubblicato sul Corriere di Viterbo di domenica 16 luglio intitolato: "Svastiche nell'albergo di Praga", non tanto per quello che è successo, in quanto ne ero già a conoscenza, essendo nel gruppo di genitori che, approfittando della trasferta dei loro ragazzi, hanno colto l'occasione per visitare quella città magica, ma per come viene trattato l'argomento.
Intanto noi che eravamo lì, non abbiamo né visto, né sentito parlare di svastiche dato che si è trattato, prevalentemente, di episodi di bullismo e, sopratutto, di esuberanza giovanile, mentre oggi si cerca di dare a questo episodio una connotazione politica. Se strappare la tenda di una doccia o saltare su un letto rompendo una molla sono fatti politici, giudicate voi!
Semmai, invece di indignarci, dissociarci e prendere le distanze da quanto accaduto tutti noi genitori dovremmo fare una riflessione perché l'episodio, pur non dimenticando l'esuberanza giovanile che lo ha generato, denota una certa problematica comportamentale in quanto, la maggior parte dei nostri ragazzi, purtroppo, oggi, non è educata al rispetto delle cose altrui.
Ma questa è un mancanza della famiglia e certe organizzazioni, ad esempio quelle sportive, possono sopperire a questo non isolando gli elementi più esuberanti, ma educandoli a rapportarsi con gli altri. A questo proposito mi sento di dover ringraziare gli accompagnatori dei "ragazzi di Praga" che, nonostante questo episodio, sono stati bravissimi, perché vi garantisco che tenere a bada cinquanta ragazzi che, data l'età, subiscono il fascino del "gruppo", non è stato facile.
E, per favore, non guastiamo ulteriormente questa esperienza che nei ricordi dei ragazzi è ancora vivissima e, magari, ricordiamoci che la loro è stata una vittoria meritatissima.
Ai genitori una riflessione!
Manuela Claudiani
mamma di un "ragazzo di Praga"