|
Il presidente Mazzoli |
- “La posizione della maggioranza, in tema di zone di protezione speciale, è quella riportata nella mozione nella quale si prende atto della relazione presentata dall’assessore all’Agricoltura Mario Trapè, che verrà posta a votazione nel corso del prossimo consiglio”. Il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, dopo la seduta di lunedì scorso, spiega il percorso che si intende seguire per arrivare alla ridefinizione della sperimentazione sulle Zps.
“Con quella mozione dice Mazzoli si impegna il presidente a sollecitare il ministero dell’Ambiente e la Regione Lazio a mettere in capo tutte le iniziative volte a rivedere il divieto generalizzato di caccia nelle aree Zsc (Zone speciali di conservazione) e Zps imposto dalla sospensiva del Tar del Lazio lo scorso novembre prima dell’inizio della prossima stagione venatoria”. Ma non solo. Si invita infatti la Regione a predisporre, nello stesso arco temporale, strumenti normativi affinché in quelle aree siano assicurate le misure di conservazione previste dalle direttive e dal Dpr 357797, per non arrivare di nuovo a censure dei provvedimenti di ripristino dell’esercizio venatorio da parte della giustizia amministrativa.
In ballo, come riporta la relazione, ci sono anche i problemi ad attività economiche, all’efficacia degli strumenti urbanistici esecutivi, allo sviluppo edilizio. Non solo alla caccia. Il documento non tocca infatti soltanto questo tema. “La mozione continua Mazzoli - chiede di prevedere nella normativa regionale lo snellimento delle procedure di approvazione dei piani di gestione e delle valutazioni di incidenza, delegando eventualmente alle Province l’approvazione di quelle relative a progetti a carattere locale”.
Infine, la perimetrazione delle Zps. “Si specifica di invitare la Regione a mettere in atto le procedure di revisione dei confini nel comprensorio Tolfetano Cerite Manziana - quello che ci riguarda da vicino concertando i contenuti e le modalità insieme alle amministrazioni locali, così da fugare le preoccupazioni manifestate a più riprese dai sindaci”.
Già nella relazione dell’assessore Trapè si fanno ampi riferimenti al malcontento dei vari Comuni, dovuto all’attuale perimetrazione, che include centri urbani e zone compromesse dal punto di vista naturalistico e della conservazione delle biodiversità.
“Ecco perché volevamo sottoporre al consiglio questa mozione conclude Mazzoli scaturita da un lungo lavoro da parte dell’assessore Trapè di comune accordo con la giunta e frutto dei continui incontri sul tema alla Regione Lazio. Nel corso dell’ultimo consiglio provinciale sarebbe stata auspicabile una coesione e una compattezza di più alto livello da parte della maggioranza. La cui posizione però era e resta questa”.
In merito alla convocazione di un consiglio straordinario aperto voluto dalla minoranza, il presidente spiega che si tratta di “una richiesta legittima, che come da regolamento verrà esaudita”.