Viterbo - Provincia - E replica punto su punto sulla questione della nomina di un dirigente Mazzoli diffida Bigiotti 20 luglio 2006 - ore 12,20
Il presidente Mazzoli
Senza Filtro -Ha ragione il consigliere Bigiotti: ogni giorno ne tira fuori una nuova e sempre più grossa. Ormai ci ha abituato veramente a tutto. Il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli replica punto su punto alle accuse mosse in merito alla nomina del dirigente del settore 01 Affari generali.
Quella di Bigiotti - dice - è una polemica stucchevole e totalmente priva di fondamento, fotografia di un'opposizione che non si preoccupa minimamente dei problemi della gente. Sono tre fondamentalmente i passaggi in discussione: la redazione del bando, la mancanza della domanda di partecipazione del soggetto nominato, la disponibilità del consigliere a mettere a disposizione la documentazione. E su ognuno dei tre punti Bigiotti sbaglia.
La redazione del bando. Intanto - spiega il presidente - non si tratta di un bando ma di un avviso pubblico. Stupisce un errore così grossolano: è infatti vero che il bando deve essere scritto dal dirigente, ma in questo caso le cose stanno diversamente. Legittimo quindi da parte mia sottoscrivere l'avviso pubblico, in quanto si tratta del conferimento di un incarico fiduciario, una procedura paraconcorsuale in cui è chiaramente specificato che il soggetto viene scelto direttamente dal presidente. Naturalmente previa istruttoria delle domande da parte del segretario generale, cosa puntualmente avvenuta.
La presentazione della domanda. Ecco la e-mail inoltrata dal candidato cui poi è stato assegnato il posto a tempo determinato. Oggetto: Avviso per il conferimento dell'incarico a tempo determinato del posto da dirigente del settore 01 Affari generali e assistenza agli organi istituzionali. Testo: In riferimento all'avviso di cui all'oggetto, inoltro con la presente il curriculum vitae per la valutazione ai fini del conferimento dell'incarico stesso.
Cos'altro è questa - continua Mazzoli - se non una richiesta? Forse il consigliere Bigiotti non si è accorto che non esisteva un modello di domanda da compilare. Senza considerare che sono state valutate anche altre e-mail presentate con le stesse modalità.
Disponibilità del consigliere a mettere a disposizione la documentazione. Mi auguro che Bigiotti stia scherzando: il suo sarebbe un illecito, lo diffidiamo da un tale comportamento. Una cosa infatti è l'informazione sugli atti dell'amministrazione, che è libero di visionare e acquisire in copia per il suo status di consigliere, altro sarebbe metterli a disposizione di tutti come ha manifestato di voler fare. Il diritto di accesso agli atti da parte dei cittadini è disciplinato puntualmente dalla legge e solo l'amministrazione può verificare l'ammissibilità delle richieste. Non può farlo certo un consigliere.
Invito dunque Bigiotti a documentarsi meglio - conclude Mazzoli - invece di sparare nel mucchio senza cognizione di causa. Eviterebbe certamente, come avvenuto in questo caso, di fare una pessima figura.