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Angelo Bellucci (Rc) |
- Caro direttore,
Sono molto dispiaciuto di dover ammettere per la prima volta da quando svolgo il ruolo d’opposizione in consiglio comunale, che la Giunta ha emesso una delibera importante a livello sociale, con un occhio ai cittadini in difficoltà economiche, mi riferisco all’atto di Giunta N°455 del 12 Luglio 2006, in cui prevede la possibilità da parte d’alcuni professionisti di risarcire un debito verso l’amministrazione, al quale non possono fare fronte per indisponibilità economiche, offrendo in cambio prestazioni professionali d’uguale valore.
Una siffatta delibera, dà finalmente la facoltà, a tutti cittadini in difficoltà a fare fronte alle tasse e balzelli dell’amministrazione, prospettandogli la possibilità di regolarizzare la propria posizione debitoria con prestazioni d’opera.
Si apre quindi la facoltà di utilizzare il baratto come forma d’economia, una forma d’economia utile nei momenti di difficoltà finanziaria in cui si trovano i cittadini italiani.
Fino ad ora il sistema del baratto era possibile solo con i grandi imprenditori edili, che attraverso l’urbanistica contrattata, potevano non pagare alcuni oneri amministrativi, proponendo la realizzazione di alcune opere pubbliche, che nella maggior parte dei casi non realizzavano o che realizzavano a distanza di anni e in modo diverso da quello contrattato.
Questo nuovo fatto permetterà finalmente ai disoccupati e alle famiglie in difficoltà economiche, di pagare l’ICI, la tassa dei rifiuti, la retta dell’asilo-nidi e perfino le multe per divieto di sosta, offrendo in cambio le loro prestazioni d’opera, basterà presentare progetti di pubblica utilità e l’amministrazione accetterà questo tipo di transazione.
Consiglio a chi si trovasse nelle condizioni di dover utilizzare questo genere di sistema di pagamento, nei rapporti con l’amministrazione pubblica, di avanzare progetti veramente utili alla comunità come: lo sfalcio delle erbe, la pulizia dei giardini, la manutenzione delle strade, e per gli anziani i quali con le loro pensioni non possono far fronte alle tasse comunali, consiglio di presentare progetti di cura dei bambini di tutte le età, con particolare cura ai divezzi e i semidivezzi, in sostituzione degli asili-nido mancanti; infatti in questo campo sicuramente avrebbero la certezza che le richieste di sanare la loro posizione debitoria sarebbero accolte.
Dispiace che la delibera in parola, escluda la possibilità che di questo sistema economico ne possa usufruire il consigliere comunale, verso il quale, giustamente, la legge 267/2000 impedisce ogni rapporto di collaborazione lavorativa retribuita con l’amministrazione in cui è eletto, ma credo che da buoni italiani si potrebbe trovare un escamotage, accettando che qualcun altro, volontariamente, offra una prestazione d’opera di pari valore al posto del Consigliere (Chissà forse ci stanno pensando, su questo la delibera non ci illumina).
La Giunta naturalmente è cosciente di non aver realizzato completamente il nuovo sistema economico, e delle difficoltà da affrontare per riscuotere e immagazzinare le tasse riscosse, ma girano voci che si sta organizzando, perché in futuro ci si possa mettere in regola con i pagamenti anche con scambi di materiali, vestiari e derrate alimentari.
Gli ortolani potranno offrire insalata e cavoli, gli agricoltori insieme ai fornai potranno offrire pane, i norcini, salami e prosciutti e così via.
Saranno però escluse dalla possibilità di questo tipo di pagamento alcuni prestatori d’opera non in regola con il fisco, per esempio, le “passeggiatrici”che offrono un servizio in “nero” difficilmente gestibile amministrativamente, per il resto sarà compito di un apposito ufficio conteggiare agli impiegati e ai dirigenti comunali, quante derrate alimentari e quanto vestiario gli sono dovute in cambio del loro lavoro.
Distinti saluti
Il consigliere comunale
Angelo Bellucci