- Alleanza Nazionale volta pagina ma
non cambia la pelle. Il correntismo non cede il passo alle convergenze ma lo cede allopportunismo.
E questo il commento, dopo la riunione dellesecutivo di Alleanza Nazionale al termine del quale è stato approvato il nuovo corso del partito giusto quanto previsto dal documento presentato da Gianfranco Fini, di Michele Bonatesta, membro della direzione nazionale del partito, tra i fondatori del laboratorio politico Progetto nuova Italia.
Conoscendo la storia di quanti oggi, ancora una volta, si uniscono nel plauso incondizionato per il nuovo corso del partito annunciato dal leader di Alleanza Nazionale - spiega lex parlamentare riesce oggettivamente difficile credere che la sola voce critica che si è alzata possa essere stata quella di Storace.
E il timore di perdere la poltrona in prima fila, allora, a monte della convergenza sulla rifondazione di An annunciata da Fini? E probabile, anche perché lattuale esecutivo del partito nacque, sul finire della scorsa legislatura, a seguito dellazzeramento dei vertici e sulla base di criteri tecnici che oggi non hanno più motivo di esistere.
Per quanto mi riguarda - conclude Bonatesta trovo coraggiosa ma giusta la scelta di
andare oltre i recinti, in campo aperto
, azzeccato il momento. Ma Fini è veramente convinto di avere, intorno a sé, la squadra giusta per tagliare il traguardo che si è posto alle Europee del 2009?
Quasi tutti quelli che oggi continuano a strizzargli locchio sono gli stessi che si misero la mano sul cuore giurando fedeltà, nel 1994, alla neonata Alleanza Nazionale. Ma i fatti hanno dimostrato, dal 1994 al 2006, che non ci credevano, che il loro era solo opportunismo, paura di restare fuori dalla cabina di regia. Come oggi?