Col Filtro - Sul piano territoriale di coordinamento Santucci (ex-Forza Italia ora Udc) continua a dire la “sua” dalle pagine di un giornale online e intanto Battistoni (ancora Forza Italia) dice il contrario sulle colonne dei quotidiani cartacei… si sono “divisi” il campo sperando che il lettore dell’uno non sia mai anche lo stesso dell’altro? Oppure giocano a pestarsi i piedi, perdendo di vista il merito dei piani territoriali e la loro importanza?
E’ falso, come dicono entrambi, che i piani di settore (energia, rifuti, cave) fatti dal centro-destra, fossero parte del Piano generale nei precedenti passaggi in commissione e in consiglio, lo sanno bene sin dal 2004.
Supponendo che la memoria sia stata lesa da un “lungo” anno in minoranza, non riusciamo a far quadrare comunque certe dichiarazioni: “avevamo ragione noi -tuona Santucci- la Maggioranza non ha potuto votare il Piano Territoriale senza i piani di settore perché sarebbe stato illegittimo”.
Come può spararla così grossa, quando è vero il contrario? Quando appena il giorno prima, in commissione ambiente, la realtà gli veniva rispiegata dal responsabile del procedimento? (E’ tutto a verbale, domande e risposte).
Battistoni invece, evidentemente di più agile intelletto, capisce l’antifona e interviene sostenendo l’opposto di Santucci, dichiara con aria tragica che “ha vinto Rifondazione”, niente assunzione dei piani e niente termocombustore.
Secondo Battistoni una postilla aggiunta avrebbe escluso i piani di settore, secondo Santucci la stessa avrebbe incluso la ZPS (zone protette individuate dalla Regione). A questa velata guerra di dichiarazioni si aggiungeranno terze e quarte prese di posizione? Vedremo… intanto le nebbie santucciane non si dissipano, l’ex Forza Italia dichiara alla stampa che la maggioranza approva il Piano Generale con annessi regolamenti settoriali e ZPS, aggiungendo che “ E’ per questo che noi -del centrodestra- abbiamo votato contro”.
Battistoni, invece, dopo che in un primo momento aveva votato a favore, si è reso conto che i piani di settore “non” contengono l’amato inceneritore quindi, coerentemente, cambia rotta e vota contro come Santucci… ma per la ragione opposta, perché appunto questi piani “non erano inclusi”.
Il plurale “noi”, che utilizza Santucci per spiegare le ragioni del centrodestra, non ci pare sia assodato. Lo sanno, loro, perché votano qualcosa o il suo contrario? Se sì perché non si mettono d’accordo? “Noialtri” intanto possiamo dare “loro” una mano, spiegando una volta per tutte che a Viterbo l’inceneritore non c’è e non si farà, perciò si mettano l’anima in pace. Santucci e Battistoni, non osiamo chiedervi di fare all’amore, ma almeno di non farvi la guerra…
Per il Partito della Rifondazione Comunista
I consiglieri provinciali
Riccardo Fortuna
Massimo Miccini