-Crescono i reati a Viterbo, Roma e Latina . In calo i delitti a Rieti e a Frosinone.
Crescono i reati a sfondo sessuale nei comuni non capoluogo di provincia e le infiltrazioni della criminalità organizzata in Regione.
Questo è quanto ha rivelato la "Relazione sulla sicurezza nella Regione Lazio 2004-2005"
presentata alla Pisana ed elaborata dall'osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità.
Alla presentazione hanno partecipato, il presidente della Regione Piero Marrazzo, l'assessore regionale agli affari istituzionali Regino Brachetti, Enzo Ciconte, presidente dell'osservatorio e Luisa Laurelli, presidente della commissione regionale lotta alla criminalità.
Nel confronto tra 2004 e 2005, sale il numero dei delitti denunciati: da 255.747 a 277.376 (+8,46%), il 69,7% dei quali nella sola citta' di Roma. Incrementi significativi per la
provincia di Viterbo (+11,36%) e per quella di Roma (+9,1%, contro il +9,6 di Roma citta'), mentre calano i delitti a Rieti (-7,02%) e nella provincia di Frosinone (-2,6%).
Nella sola citta' di Roma, si legge nel rapporto, si sono consumati nel 2005 760 delitti ogni 10.000 abitanti, mentre a Rieti, ultima provincia laziale per numero di delitti, la cifra scende a 344 reati per 10.000 abitanti.
Un dato, quello della capitale, che il rapporto giudica "emblematico": l'eccezionale concentrazione di affari e interessi economici, l'esposizione di una vasta gamma di beni all'interno dei grandi spazi urbani e la diffusione di sostanze e prestazioni illecite determina il prevedibile primato di Roma. Complessivamente, calano i delitti contro l'integrita' fisica, passati da 375 a 347 (-7,5%), con un sensibile calo stavolta della provincia di Roma (-15,4%)