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Alessandro Mazzoli |
- Nella seduta di Consiglio del 17 luglio la maggioranza si è divisa, non votando un punto della mozione presentata dal gruppo Udc che prevedeva la convocazione di un consiglio provinciale aperto a sindaci, associazioni ambientalistiche e venatorie e alle parti sociali per concertare la nuova zonizzazione delle ZPS (Zone a Protezione Speciale), correlata all’approvazione del PTPG (piano Territoriale Provinciale Generale).
La maggioranza, per giustificare le spaccature interne, ha sostenuto, con un grande sforzo di fantasia, di poter risolvere il problema approvando il piano territoriale con l’esclusione dei piani di settore, riservandoli ad una futura trattativa con la Regione.
In realtà, il piano territoriale resta sempre lo stesso, perché i piani di settore su rifiuti ed energia continueranno a rimanere in vigore finché non sarà modificato il PTRG (Piano Territoriale Regionale Generale), che comprende anche le ZPS, deliberate nel luglio 2005 dalla Giunta Marrazzo senza la minima concertazione e non interpellando i comuni interessati.
È ora di ammettere che, approvando il PTPG, approvate un progetto programmatico e di sviluppo futuro della nostra Provincia elaborato dalla precedente maggioranza Marini.
Abbiate il coraggio di riconoscere che la vostra maggioranza e chi per voi, quindi l’assessore Cappelli, non è stata in grado, o non ha avuto il tempo, di elaborare un progetto di sviluppo condiviso da voi tutti. Non insistete sulla linea dello stralcio dei piani di settore che comunque, al di là della legittimità o meno, renderebbe, in ogni caso, il PTPG uno strumento monco e, comunque, sempre non vostro.
È una verità che non si può disconoscere. Nella relazione del Servizio Pianificazione Territoriale ed Urbanistica emerge chiaramente che lo schema di PTPG è stato adottato, sotto la Giunta Marini, con delibera C.P. n. 74 del 28/9/04, pubblicato sul BURL e su quattro quotidiani provinciali come stabilito dalla normativa regionale. In data 2/11/04 è stata aperta la conferenza di pianificazione per gli adempimenti successivi previsti dalla L.R. 38/99.
Diciamo la verità, se il PTPG non dovesse essere ritirato, pur stralciando i piani di settore, prevarrebbe nella maggioranza non la linea del gruppo consiliare Battisti, Miccini, Fortuna, ma quella della precedente maggioranza Marini. Un bell’esempio di discontinuità. Presidente, assessore, abbiate il coraggio di iniziare a lavorare su questo importante strumento di pianificazione e di sviluppo, dimostrate cosa sapete fare.
Giovanni Gidari
Consigliere provinciale Udc