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Michele Bonatesta |
- “Abbiamo avuto i maxischermo per i mondiali di calcio ed il Summer Village e la nostra prima notte… in bianco. Abbiamo ancora il Lido nella valle di Faul ed il beach volley in piazza dei Caduti. Questo, solo per citare alcune tra le iniziative con le quali l’amministrazione comunale del capoluogo ha voluto regalare ai viterbesi la possibilità di uscire dalla noia del “nulla da fare” in una estate densa di divertimenti.
Le decine di migliaia di giovani e meno giovani, uomini e donne che (stando ai resoconti della stampa locale) hanno mostrato di gradire le varie iniziative, ci danno la foto di un territorio con una grande voglia di “socializzare”, capace di mettersi dietro le spalle i veri o presunti problemi che impediscono, purtroppo, di ritenere il Viterbese l’oasi felice che una volta ci veniva rappresentata.
Ma i problemi, purtroppo, esistono e non saranno certo i fiumi di birra fatti scorrere in tutte queste serate a esorcizzarli per cui, passata la “sbronza”, sarebbe bene tornare con i piedi per terra e guardare anche a ciò che non può non preoccupare tutti coloro che hanno responsabilità politiche ed istituzionali, ai vari livelli, sul nostro territorio”.
Michele Bonatesta, presidente di “Insieme per il territorio”, lancia un grido di allarme sullo stato di salute della Tuscia.
“ E’ di questi giorni la relazione sulla sicurezza nella Regione Lazio per il biennio 2004-2005 - sottolinea Bonatesta ed i dati riguardanti la nostra provincia sono veramente allarmanti se è vero che i crimini sono aumentati dell’11,36 per cento, di più addirittura che a Roma, mentre calano a Rieti e Frosinone.
Un dato, questo, che sembra essere sfuggito all’attenzione dei più se è vero che poco o niente se n’è parlato, nessun personaggio politico, nessun rappresentante istituzionale ha ritenuto di doversene occupare.
Tra un festeggiamento e l’altro, dunque, sarebbe bene pensare anche alla sicurezza di tutti noi e crediamo che spetti al prefetto farsene carico convocando una riunione del Comitato provinciale per la sicurezza.
Fermo restando che tutti siamo profondamente grati alle forze di polizia per l’impegno che quotidianamente, con elevata professionalità, profondono per garantire a tutti noi il massimo della tranquillità - prosegue l’ex parlamentare viterbese occorrerà verificare se organici e mezzi attuali siano sufficienti a fare fronte alle mutate necessità o se, al contrario, ci sarebbe bisogno di qualche incremento. Non solo.
Occorrerà domandarsi anche quali effetti potrà produrre sul nostro territorio l’applicazione dell’indulto dato che è inevitabile che una parte di quei detenuti che ne beneficeranno torneranno a delinquere. Sulla base dei dati acquisiti conclude Bonatesta è auspicabile che si attui una sinergia d’azione tra il prefetto Giacchetti ed i nostri parlamentari dato che, finita la festa, tutti desideriamo poter tornare nelle nostre case ed ai nostri affetti familiari sicuri e protetti”.