Viterbo - Provincia - Incontro tra Mazzoli, Palombella e monsignor Andreatta
La via Francigena nel cammino per Santiago de Compostela
27 luglio 2006 - ore 16,00
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Monsignor Andreatta, Mazzoli e Palombella |
Senza Filtro - Santiago de Compostela - Roma, passando per la Tuscia. L’antica via percorsa dai pellegrini di tutto il mondo per varcare la porta santa torna ad essere solcata anche nel Viterbese sull’antica via Francigena. Stamattina il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli ha incontrato amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi, monsignor Liberio Andreatta, e il presidente della Camera di Commercio, Ferindo Palombella. Al centro della discussione la via Francigena, che attraverso la sinergia tra i due enti, la Regione Lazio e l’Opera verrà inclusa nel tragitto, grazie anche ai Gal (Gruppi di azione locale).
Monsignor Andreatta, un passato da insegnante nel capoluogo e a Tarquinia, ha sottolineato la necessità di chiudere l’operazione, illustrando i vantaggi che comporterebbe per il territorio. “In questi luoghi dice al Padre Eterno è scappata una manciata di bellezze. E non includere nel cammino il tratto Viterbo Roma significa far mancare l’ultima tappa. Già in occasione del Giubileo avevo proposto il decentramento dell’accoglienza: senza adeguati itinerari i territori non possono essere valorizzati”.
E’ stato egli stesso ad impegnarsi con l’Europa sulla validità del percorso. “Che deve essere credibile dal punto di vista storico. E qui in questo senso non abbiamo alcun problema”.
La necessità è quella di individuare il percorso e organizzarlo, valorizzando i territori con adeguata cartellonistica, punti di accoglienza (agriturismi, alberghi, ristoranti), allestendo percorsi turistici ed enogastronomici, che si andrebbero ad aggiungere a quello religioso.
“Di treni spiega Mazzoli in tanti anni la Tuscia ne ha persi fin troppi, a questo non intendiamo rinunciare. Il turismo religioso può portare grandi vantaggi, ci impegniamo quindi con il massimo della serietà ad arrivare pronti all’appuntamento. Per meglio comprendere cosa significa essere parte integrante di questo progetto, a settembre una delegazione della Provincia si recherà proprio a Santiago”.
Il cammino di Santiago de Compostela in numeri si traduce in 154.000 pellegrini che affrontano l’intero percorso di 940 chilometri e ben 1,4 milioni che effettuano a piedi gli ultimi 100. “Da marzo in poi continua monsignor Andreatta è previsto l’arrivo di decine di migliaia di pellegrini, c’è dunque la necessità di terminare i lavori entro la fine di quest’anno”. Sia il presidente Mazzoli che l’assessore al Turismo Angelo Cappelli hanno garantito sui tempi.
Anche il presidente Palombella si dichiara molto soddisfatto. “La sinergia tra Provincia e Camera di Commercio passa anche attraverso i Gal, ovvero una palestra tra pubblico e privato. I Gruppi di azione locale rientrano nell’operazione tramite i fondi provenienti dal Docup per la valorizzazione del territorio, pari a 500.000 euro. Diciamo no a mille progetti ma sì ad uno così importante, che passa attraverso il discorso della via Francigena. Per l’economia e l’imprenditoria locale significa avere un grande ritorno”. I Gal sono partecipati al 49 per cento da Camera di commercio, Provincia e Comuni al 51 da privati.