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Sandro Mancinelli segretario comunale dei Ds |
Senza Filtro - I Democratici di Sinistra di Viterbo intendono rivolgere a tutte le istanze del Partito a livello Provinciale, Regionale, Nazionale e a tutti gli eletti nelle liste dell’Ulivo un forte appello per richiamare l’attenzione sui problemi della città e sulle reiterate e purtroppo disattese aspettative legate ai temi centrali dello sviluppo di questo territorio.
I Ds di Viterbo sono consapevoli che le cause principali degli endemici ritardi nella realizzazione di importanti opere infrastrutturali risiedono nella subalternità politica che ha caratterizzato una lunga fase di omogeneità di governi del centro destra.
Nondimeno si pone, oggi, come impellente una soluzione alla grave situazione di stallo, invertire decisamente una linea di declino e marginalità economica in cui versa il territorio, affermare in positivo quei caratteri di omogeneità ed identità condivisi con le realtà limitrofe quale strumenti ed opportunità di sviluppo e rinascita.
Avvertiamo, come espressione cittadina del capoluogo di provincia della forza politica che ha assunto un ruolo centrale e decisivo nella affermazione e responsabilità di una nuova stagione di governo, la necessità di rivendicare e praticare segni concreti in tale direzione.
Confermiamo nel ruolo di minoranza nel consiglio comunale di Viterbo la linearità di una posizione politica di contrasto ad una logica di distruzione del territorio asservita ad una alleanza parassitaria e speculativa tra immediati interessi locali di rendita fondiaria e facili investimenti di risorse finanziarie significative.
Nello stesso tempo , alla luce soprattutto dell’incontro di pochi giorni fa cogli esponenti del governo nazionale ed in particolare col ministro Di Pietro, sottolineare con forza la assoluta aspettativa di un impegno ravvicinato e tangibile riguardo in particolare la questione del completamento della Trasversale e del collegamento ferroviario Roma/Viterbo.
Se è vero che le risorse realmente ad oggi disponibili devono essere indirizzare a dare continuità alle opere cosiddette “cantierate” ed assolutamente strategiche, riteniamo che sia naturale al di là di formalismi considerare la Trasversale tra queste. Perché opera iniziata ormai da oltre 20 anni, perché decisiva in relazione al polo industriale ternano, alla valenza portuale di Civitavecchia, al collegamento dell’Italia Centrale, e quindi vitale per rompere l’isolamento infrastrutturale della città e della Tuscia.
In tal senso quindi all’operazione verità sulle promesse mancate deve seguire l’impegno del governo a far appaltare subito il tratto fino a Cinelli e contestualmente definire l’iter amministrativo e finanziario con cui completare in termini di continuità sostanziale l’opera così come era stata progettata, senza subordinate o rinvii che rischiano nel concreto di procrastinare oltre ogni ragionevole previsione la realizzazione del collegamento nella sua interezza, funzionalità e fruibilità. In tal senso il concorso di risorse regionali magari sinergiche con l’Umbria possono assumere una funzione integrativa utile sia concretamente che come manifestazione di interesse e partecipazione fattiva.
La certezza di completamento di quest’opera è quindi prioritaria e come tale quindi assume valenza prevalente nella misura dell’efficacia della nostra iniziativa politica ad ogni livello. Le stesse intraprese territoriali su cui siamo impegnati ( TusciaExpò e Interporto Orte in primis) risulterebbero diversamente menomate se non velleitarie.
Così come riteniamo che non debba assolutamente decadere l’attenzione e l’impegno verso il collegamento ferroviario diretto con la Capitale, completando il raddoppio della tratta. Qui si pone la questione storica del rapporto con l’area metropolitana e della stessa idea di Regione Lazio come entità autonoma, capace di essere strumento di effettivo riequilibrio.
Non c’è un Lazio a due velocità; Roma corre anche grazie alla fecondità di una politica che mette in campo un rapporto positivo delle risorse proprie pubbliche e private ed il resto della regione arranca, ed in particolare l’Alto Lazio declina. Urge una attenzione di risorse e di una progettualità che sia quindi direttamente proporzionata, non tanto ai pesi specifici territoriali e politici, quanto alla dimensione qualitativa e quantitativa della questione.
Polo Universitario, vocazione turistica dell’intero territorio, che non può prescindere dal ruolo del capoluogo, sono capisaldi di una prospettiva di sviluppo che non ha basi concrete senza un collegamento ferroviario sistematico, diretto, veloce.
Dentro questa operazione assume per intero una dimensione ancor più praticabile pure la problematica dell’attraversamento cittadino , come questione con cui contestualmente risolvere l’approccio di un terminale più efficiente ma soprattutto di un recupero dello spazio urbano più funzionale.
Due questioni essenziali quindi, che nell’arco dei mandati di governo in essere a livello provinciale, regionale e nazionale, devono trovare risposte certe, compiute, irreversibili, per il cui conseguimento è necessario costruire una solida, chiara, trasparente alleanza sociale e politica, perché si mantenga aperto il confronto con il governo nazionale e regionale verso esiti ravvicinati e concreti.
In tal senso, assumendo pienamente un mandato dell’assemblea cittadina dei Democratici di Sinistra, il gruppo dirigente dell’Unione Comunale è impegnato a rappresentare e sostenere con nettezza e determinazione in ogni sede di partito e di coalizione così come nelle sedi istituzionali ed elettive una azione politica coerentemente indirizzata a questi obiettivi prioritari per un reale cambio di passo nelle dinamiche territoriali.
Ordine del giorno approvato dall’attivo degli iscritti dei Ds - Comune di Viterbo