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Michele Bonatesta |
Senza Filtro - “ A Napoli il caffè è un rito: corto, caldo, chiacchierato. A Viterbo è un destino. Tutti ricordiamo il caffè di Pisciotta. Caffè amaro, soprattutto per lui. In tempi molto più recenti, c’è il caffè di Peppe Peruzzi: giovane emergente di Alleanza Nazionale, caduto in disgrazia (nonostante dello stesso partito del primo cittadino e da lui elevato, in altri tempi, ai ranghi di amministratore cittadino) per non aver preso nemmeno un caffè, in circa un anno e mezzo, con Giancarlo Gabbianelli, sindaco di Viterbo.
E per questo licenziato in tronco, giusto quanto dovrebbe risultare dai verbali del consiglio comunale del capoluogo per ammissione pubblica dello stesso primo cittadino, dal consiglio di amministrazione della Francigena: società nella quale il Comune la fa da padrone.”
Gigioneggia Michele Bonatesta presidente del movimento di opinione “Insieme per il territorio” prendendo spunto dalla presentazione del “concerto con polemica” (e sorpresa finale) dei Pooh che si terrà il 26 agosto prossimo a Prato giardino, nel capoluogo.
“Questa volta è toccato a Francesa Pietropaolo. La ricordate? - chiede Bonatesta -. A suo tempo portò a Viterbo alcuni “grandi eventi” rimasti nella storia dello spettacolo di casa nostra. Poi, però, successe qualche cosa.
Francesca Pietropaolo, evidentemente dotata di scarsa napolinità ma di profondo senso professionale, si dimenticò che, per organizzare qualcosa a Viterbo, occorreva prima prendere un caffè con il sindaco.
Ed il principe Gabbianelli - ironizza l’ex parlamentare viterbese - se la legò al dito, cancellando l’improvvida Francesca dalla sua coorte e da quella di Palazzo dei Priori. Per cui, quando Francesca Pietropaolo, ad anni di distanza, ha pensato di organizzare a Viterbo un concerto dei Pooh, non si è ricordata del problema del caffè che avrebbe dovuto preventivamente prendere con il sindaco Gabbianelli, incorrendo nelle ire di quest’ultimo e subendo quindi, per l’ennesima volta, l’epurazione dalle piazze del capoluogo. “Nessuno - avrebbe spiegato Gabbianelli in conferenza stampa, secondo quanto riportato da Tusciaweb può fare a Viterbo ciò che vuole senza avere interpellato il Comune, quando si tratta di aree pubbliche.”
Il che vuol dire che i viterbesi - sottolinea Bonatesta non dovranno rinunciare al concerto dei Pooh ma che potranno assistervi grazie all’organizzazione di GregorioGala, evidentemente consumatore di caffè in compagnia del sindaco, anziché con Francesca Pietropaolo che il caffè, a Viterbo, non lo beve da qualche anno.
I posti saranno tutti a sedere, ha spiegato l’organizzatore Gregorio Gala, e sono 3200, con 1500 numerati. Il costo del biglietto è di 35 (70.000 mila circa delle vecchie lire) e 26 euro (50 mila circa delle vecchie lire) (prezzi non proprio popolari, evidenzia Bonatesta)…, parte degli introiti andranno ai bambini soldato della Sierra Leone e alle donne mutilate (eccezion fatta per quelli gratuiti. Quanti e per chi?). E’ evidente - precisa l’ex senatore che ci troviamo di fronte ad un problema di comunicazione dato che nessuno può pensare che il sindaco Gabbianelli si sia fatto sostenitore dei bambini che vanno in guerra quando in tutto il mondo, Unicef in testa, si denuncia e si combatte questo inaccettabile fenomeno.
Bene. Tutto bene. Questo per quanto concerne Gregorio Gala. Ma se il “grande evento”, tra un caffè e l’altro, lo avesse organizzato Francesca Pietropaolo, quali sarebbero state le condizioni? I viterbesi ci avrebbero guadagnato o rimesso? Ed i bambini soldato della Sierra Leone sarebbero stati i soli beneficiari o, magari, si sarebbero potuti inserire anche tutti quelli che muoiono di fame nel Terzo Mondo? A noi che da mesi e mesi, come Peppe Peruzzi, non prediamo un caffè con il sindaco Gabbianelli - conclude Bonatesta - questa risposta non verrà mai data conoscendo il “caratteraccio” del nostro primo cittadino.
Ma, ai consiglieri comunali, di opposizione e di maggioranza, ai viterbesi in generale, qualche chiarimento è pur sempre dovuto. Perché, per portare a Viterbo nientepopodimenoché i Pooh , Francesca Pietropaolo non va bene e Gregorio Gala sì? E l’assessore ai grandi eventi, Chicco Moltoni, che fine ha fatto? Forse che lui è stato fatto assessore purché beva solamente orzo? O è questione della famosa e famigerata “ tazzulella ‘e café” corta, calda e chiacchierata? A Gabbianelli come piace: con zucchero o senza zucchero?
Possibile che sia lo zucchero, come in noi diabetici, la causa del suo caratteraccio? Lo dobbiamo chiedere all’assessore Rotelli (altro grande amministratore da “grandi eventi”) o ci spiegherà lui personalmente l’arcano quando, salito sul palco, si accingerà ad allietare tutti noi, suoi devoti concittadini, cantando (sorpresa finale) con i Pooh?
O che, forse, Francesca Pietropaolo (che comunque, ci si dice, nel caffè non mette zucchero) non gli avrebbe consentito questa grande “performance” fortemente sollecitata dai bambini soldato della Sierra Leone e dalle donne mutilate (di dove?)?”