Civita Castellana - Interviene Angelo Belloni (Spi - Cgil) Lavori all'Andosilla, troppi ritardi e dubbi sui finanziamenti 28 luglio 2006 - ore 1,40
Senza Filtro - Leggendo dei condizionatori d'aria donati all'ospedale Andosilla abbiamo pensato che è una fortuna il profondo amore che molti cittadini e molte attività produttive dimostrano verso il proprio ospedale
Ed è ancora fortuna che i volontari della associazione Una mano al tuo ospedale si adoperino per stimolare e coordinare questo attaccamento e quindi trasformare i contributi offerti in concreti aiuti per migliorare i servizi ospedalieri.
Ma la fortuna potrebbe essere ancora maggiore e determinante se questo amore verso l'Andosilla, dimostrato dai cittadini, riuscisse a contagiare anche i politici regionali, i sindaci del bacino di utenza ed i dirigenti della Asl Viterbo riportandoli ad occuparsi dell'Andosilla così come facevano durante la campagna elettorale.
Leggiamo nella cronaca di Roma su uno dei maggiori quotidiani nazionali Colorato, comodo e funzionale. Il nuovo spogliatoio del personale femminile dell'ospedale San Giovanni-Addolorata, inaugurato ieri mattina, e pensiamo ai lavori di ristrutturazione del nostro ospedale che, iniziati da appena 14 mesi, hanno già cumulato un ritardo di oltre il 50% sui tempi previsti dalla cronologia contrattuale indicata nel bando europeo.
Pensiamo che proseguendo con questo ritmo i 4 anni previsti per il termine lavori potranno diventare 6/7 ed anche più e che non basteranno tutti i risparmi dei cittadini per rimediare ai disagi che i pazienti e le loro famiglie dovranno affrontare.
Pensiamo alla inadeguatezza del pronto soccorso che rischia di restare tale ancora per lunghi anni; alla realizzazione del collegamento tra il reparto dialisi ed il corpo centrale dell'ospedale che doveva essere terminato già da oltre sei mesi e ad oggi non sappiamo quando potrà essere pronto ed utilizzato;
Pensiamo a quanto si dovrà ancora attendere per vedere realizzati i nuovi ambulatori, il day hospital oncologico, i nuovi reparti di medicina, di chirurgia, di ostetricia; ma soprattutto ci chiediamo se i fondi stanziati a suo tempo per i lavori di ristrutturazione dell'Andosilla siano ancora sufficienti a terminare completamente l'opera e se ad oggi siano ancora completamente disponibili.
Siamo preoccupati perché questa situazione sembra passare sotto una diffusa indifferenza mentre, attraverso il risalto mediatico delle pur lodevoli azioni della associazione Una mano al tuo ospedale, si accredita una situazione che è solo apparente.
Rinnoviamo ancora una volta l'invito alla Regione Lazio ed alla ASL Viterbo ad informare i cittadini sul perché di questi ritardi ed a rassicurarli sul futuro rispetto dei tempi di cantiere.