Senza Filtro - A circa un mese dalle elezioni comunali, il neocostuito circolo di Rifondazione Comunista traccia un bilancio della situazione fabrichese. La vittoria del centro-destra, capitanato da Giuseppe Palmegiani, mostra prima di ogni cosa un grave problema in tutta la coalizione del centrosinistra. Infatti sebbene i due terzi dell’elettorato abbia votato le forze dell’unione, una miope, burocratica e personalistica visione della politica ci ha condotto alla sconfitta, dando vita a ben tre liste.
Il problema, che a dire il vero si estende a molti altri paesi della provincia e potrebbe rappresentare un vero e proprio ostacolo per ogni incontro elettorale è di una classe dirigente- della sinistra- chiusa che interpreta le scelte solo in modo verticistico e dirigenziale.
Il rifiuto delle primarie, l’esclusione di ogni proposta giovanile e la completa indifferenza nei confronti di ogni meccanismo partecipativo sono i segni di una mentalità che deve essere assolutamente cambiata.
Nel nostro paese ci sono delle emergenze sotto gli occhi di tutti ma a quanto pare ignorate dai politici: una scarsa attenzione nei confronti dei ragazzi, una qualità della vita che è sempre peggiore, una situazione urbanistica sempre più simile a una brutta periferia metropolitana.
Rifondazione Comunista si propone pertanto di rinsaldare il tessuto sociale di questo paese, innanzitutto tenendo presente i cittadini come i veri interlocutori e non le segreterie di partito, troppo spesso a Fabrica ostaggio di grette logiche politiciste.
Manuel Anselmi
Segretario del circolo di Fabrica di Roma del Partito della Rifondazione Comunista.