Senza Filtro
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Il consigliere Salza |
- Ad oggi la nostra amata Viterbo, città dei balocchi o del cemento a secondo del taglio o del punto di vista con cui alla nostra amministrazione piace vederla. Questa continua ad effigiarsi di titoli che “sbandiera” ai quattro venti ostentando l’innata e professionale capacità di saper ridurre gli sprechi e lavorare con criteri di efficacia, efficienza ed economicità.
Peccato che a volte questo delirio di onnipotenza, molto apprezzato da alcuni personaggi che amano giuggiolarsi nel dire quanto siamo bravi, perda i contatti con il mondo della realtà facendo si che ogni cittadino si trovi a fare i conti con una delle estati di torride del secolo, mentre qualcuno si crede di esser al circolo polare artico, dove l’acqua, anche se ancora per qualche decennio, sembra esser un bene pubblico non soggetto ad un attenta politica regolatoria in quanto la quantità a disposizione non crea problematiche di razionalizzazione.
Questo per dire che nonostante siano presenti ordinanze vecchie e nuove con cui si obbligano i cittadini ad un attento utilizzo dell’acqua pubblica, pena corpose sanzioni pecuniarie, la nostra società di servizi pubblici “ad hoc”, compie lavori di irrigazione per tutte le aiuole o rotatorie viterbesi in cui si trovano piante e pratini trascurando quella linea del risparmio impartita dalla nostra amministrazione, tanto che penso che a molti di noi, anzi credo quasi a tutti, sia accaduto di assistere al penoso spettacolo di vedere che gran parte dell’acqua utilizzata per l’irrigazione sia sfruttata per raffreddare l’asfalto dalla calura estiva.
Premesso che un attento utilizzo delle risorse idriche non veda nessuno contrario ci sarebbe da interrogarsi sul pensiero di qualche onesto cittadino viterbese che non può utilizzare l’acqua per innaffiare le “quattro piante” del suo orticello.
Quindi se di coerenza vogliamo appropriarci sarebbe cosa gradita evitare sprechi cosi insensati, tanto da evitare in futuro di veder gente che per innaffiare propri orti va con le taniche a recuperar l’acqua sull’asfalto.
In attesa che qualcuno ponga fine alla spreco, lancio un quesito: se un utilizzo più attento dell’acqua purtroppo obbliga a dei sacrifici, sarei curioso di sapere che seguito avrebbe avuto quell’iniziativa di istituire degli orti per gli anziani per creare loro un passamento/diversivo in grado di allietare le loro giornate. Domanda gli avrebbero fatto fare l’orto in pieno gennaio?
Cosi magari invece di coglier qualche pianta di verdura fresca gli avrebbero fatto produrre surgelati?!
Attendo risposta in periodi in cui la calura sarà stata attenuata magari da qualche perturbazione in quanto la soglia del ridicolo raggiunga è quasi al limite del guiness dei primati
Il capo gruppo di Forza Italia
Gianluca Salza