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Vincenzo Peparello |
- "Un Piano territoriale da riempire di contenuti. Sembra una scatola vuota il Ptpg (Piano territoriale provinciale generale) vigente, preparato dalla precedente amministrazione provinciale guidata dal neosenatore Giulio Marini. Una scatola in cui aggiungere dei punti necessari allo sviluppo economico della provincia” spiegano dalla Confesercenti.
La quale chiede all'amministrazione provinciale di sedersi a un tavolo, insieme a tutte le associazioni di categoria, per definire le indicazioni per lo sviluppo dei vari settori.
“I limiti alla crescita del Viterbese dice il presidente della Confesercenti Vincenzo Peparello sono stati da tutte le parti individuati nel sistema dei vincoli acritici presenti nei vecchi Ptp (Piani territoriali paesistici). Vincoli che hanno ingessato il territorio”.
Il concetto è ribadito con forza: “Da più parti e in molte occasioni enfatizza Peparello sono state denunciate forti perplessità sulla disciplina meramente vincolistica espressa dai Ptp: cartografie inadeguate, errori materiali diffusi, incoerenza nell’ambito regionale, semplicistica generalizzazione dei vincoli che la legge Galasso del 1985 indicava come provvisori, e che solo una superficiale analisi del territorio ha fatto sì che fossero trasformati dagli stessi Ptp in permanenti”. In quest’ottica di superficialità la Confesercenti ricomprende anche le istituende Zps (Zone a protezione speciale).
La Confesercenti è contenta invece dell’approvazione del Ptpg avvenuta nel Consiglio provinciale di giovedì 27 luglio, in quanto l’approvazione del Piano permetterà di avviare le procedure con cui la Regione distribuirà le deleghe in materia urbanistica (indispensabili per predisporre i Piani regolatori generali). D’altro canto però non può non criticare le parole del presidente della Provincia Alessandro Mazzoli quando dice di apprezzare lo schema di Ptpg predisposto dalla precedente Amministrazione. “Come possiamo apprezzare Mazzoli quando lo sentiamo lodare un Ptpg che noi vogliamo modificare?”.
“È necessario ora attivare un tavolo tecnico per riscrivere il Ptpg afferma il presidente dell’associazione di categoria - e dargli contenuto con delle fattive linee strategiche”. La Confesercenti non lamenta lo spazio dato alle problematiche ambientali, ma il troppo poco spazio riservato allo sviluppo.
“Troppe imprese sono state penalizzate dalla rigidità dei vincoli posti in modo indiscriminato: tali vincoli hanno vanificato progetti d’investimento per centinaia di milioni di euro”, spiega Peparello. Da qui la richiesta dell’associazione di istituire un ufficio di Ptpg che attraverso la concertazione dovrà garantire un progetto condiviso che parta dal basso.
“Vi dev’essere la consapevolezza che siamo di fronte a uno scenario mutato conclude Peparello -, in cui si richiede un investimento in termini di capacità analitica, di intelligenza creativa e progettuale. A fronte di ciò si richiede la volontà politica e la disponibilità a investire in un processo comune e condiviso, in uno spirito di servizio verso il territorio. A tutti gli attori economici, sociali e istituzionali della provincia si chiede di adottare un approccio ai problemi che ponga al centro l’interesse generale”.