Senza Filtro - E’ dagli inizi dello scorso anno che il progetto “Benetton-Lunardi” va in giro per i tavoli di super-tecnici e super-politici e finalmente qualcuno si muove per scongiurare questa pazzia “aziendale”.
Questo progetto prevede tra l’altro non solo la chiusura dell’attuale casello autostradale di Orte, con tutto il nocumento economico ed occupazionale conseguente, ma che ci troveremo a pagare l’obolo a Luciano Benetton e soci per andare a Viterbo o per andare a Terni.
Infatti il progetto prevede la riclassificazione dell’attuale strada statale in autostrada con il conseguente passaggio dalla gestione pubblica, senza pedaggio, alla gestione privata, con il pedaggio.
Verranno, certamente installati caselli automatici per il pagamento del “dazio”. E quindi che non si metta in giro la voce dell’incremento dei posti di lavoro o qualche altra voce relativa allo sviluppo della Tuscia o alla rivalutazione del territorio con la realizzazione dell’autostrada, perché la strada già esiste e non si paga alcun dazio.
Questo tipo di speculazioni, devono essere bandite ed invito tutte le amministrazioni Comunali, che vengono attraversate dall’attuale tracciato stradale, a prendere formalmente una posizione chiara ed inequivocabile contro la speculazione “aziendale” e dare vita ad altri comitati per ostacolare questo progetto “privatistico e aziendalistico” nella difesa di quello che è già nostro : la superstrada senza dazio aggiunto.
Stefano Riccardi
Segretario Comunale Popolari-Udeur - Orte