- A casa il presidente.
Diesse, Rifondazione e Margherita sfiduciano Antonio Achilli. Trema la poltrona del presidente della Circoscrizione di Bagnaia, per il quale questa mattina è stata presentata una mozione di sfiducia che dovrebbe essere discussa in consiglio entro la fine del mese.
Una decisione che arriva da lontano, come spiegato questa mattina in conferenza stampa. “Lo scorso settembre dice il consigliere Patrizia Salbitani è stato presentato un ordine del giorno in cui l’invitava Achilli a rimettere il mandato, che è passato con sei voti a favore, cinque contrari e cinque astenuti. Formalmente ha avuto l’appoggio di quattro consiglieri su 15, nonostante questo è rimasto al suo posto”.
E non solo. “Bagnaia dice ancora è caduta nel più totale abbandono. Non è stato avviato nessun progetto e portati avanti solo quelli delle precedenti amministrazioni o al massimo sono state tappate buche”. Colpa di un bilancio risicato, che destina a Bagnaia solo 57mila euro, ma non solo. “I continui contrasti precisa la Salbitani tra presidente, partiti di maggioranza e la stessa coalizione che governa Palazzo dei Priori, hanno di fatto bloccato qualsiasi attività, portando il Comune a disinteressarsi completamente di Bagnaia”.
Quindi, Achilli se ne deve andare. “Non chiediamo di mandare a casa solo lui precisa ma l’intero consiglio circoscrizionale, visto che la legge impone in caso di sfiducia, che si rivada al voto. Anche la minoranza è compresa. Non lo facciamo per interessi di parte”.
La sfiducia di Achilli va di pari passo con un’altra iniziativa della minoranza. Fare di Bagnaia un municipio. Non più circoscrizione, ma un ente con poteri più ampi.
“Stiamo facendo partire una petizione popolare anticipa la Salbitani per raccogliere almeno trecento firme”.
All’incontro, oltre ai consiglieri di circoscrizione, erano presenti diversi comunali. Aldo Fabbrini, Linda Natalini, Sandro Mancinelli, Angelo Bellucci ed anche Angelo Allegrini.
“C’è un generale senso d’insoddifazione dice la Natalini in tutte le circoscrizioni, segno che è tempo di rivedere la struttura stessa di quest’istituzione”.
Se per Allegrini, a trent’anni dalla loro istituzione, il quadro giuridico e legislativo è molto cambiato, Bellucci punta il dito contro la legge Bassanini che accentra troppi poteri a sindaco e consiglio, mettendo ai margini le circoscrizioni.
“Da tempo c’è una proposta in giunta ricorda Mancinelli ma la discussione non è mai cominciata. Adesso a peggiorare la situazione, sono arrivati anche i tagli al bilancio”.