Senza Filtro - Fare sistema tra tutti gli attori coinvolti per la definizione del programma di sviluppo rurale 2007-2013 e la creazione dei distretti rurali.
Intorno a questi temi si è dibattuto oggi a Palazzo Gentili nell’ambito di “Agriforum. Viterbo: la provincia che sarà”, incontro organizzato dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, in collaborazione con la Provincia di Viterbo. Ricco il parterre di personalità che hanno partecipato ai lavori: l’assessore regionale all’Agricoltura Daniela Valentini, il commissario straordinario dell’Arsial Massimo Pallottini, il presidente della commissione regionale Agricoltura Mario Perilli, il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, l’assessore all’Agricoltura della Provincia, Mario Trapè, insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria, del mondo della cooperazione e dei sindacati locali.
Nodo della discussione il Programma di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, che andrà a sostituirsi a quello varato nel 2000 e valido sino a fine anno, e le sue linee guida per il Viterbese. Ma anche dare impulso alla creazione dei distretti rurali quale strumento per fare sistema sul territorio, permettendo un rilancio economico che, a detta di tutti i partecipanti, possiede le potenzialità per far decollare la Tuscia.
Ad aprire il dibattito è stato l’assessore all’Agricoltura della Provincia, Mario Trapè, che si è concentrato sulla pianificazione agricola dei prossimi anni come opportunità preziosa per tutta l’economia. “La nostra provincia ha detto possiede i numeri e la vocazione necessari, perché il comparto agricolo ha una presenza significativa con un reddito prodotto di poco inferiore al 10% del totale, rispetto a una media regionale del 5, e il Viterbese si piazza in sesta posizione a livello nazionale per l’apporto conferito dalla coltivazione della terra al Pil”. Significativo anche il numero di addetti del settore, pari a una percentuale che sfiora il 13% del totale degli occupati.
“Ho portato avanti ha continuato Trapè un processo di concertazione con gli enti locali, i sindacati, le organizzazioni professionali, la Camera di commercio, l’Università, la Regione Lazio e l’Arsial, grazie all’istituzione del Tavolo verde, e con la commissione Agricoltura”. Un dialogo continuo con le parti coinvolte, necessario per elaborare le scelte da intraprendere in agricoltura, prima tra tutte l’istituzione dei distretti rurali. “Si tratta ha affermato di un’importante occasione di sviluppo complessivo non solo per il settore agricolo ma anche per tutta l’economia territoriale”.
Auspicio dell’assessore Trapè è che i distretti possano avere accesso alle risorse del Psr 2007-2013. “L’assessore regionale ha concluso ha più volte affermato che prima della delibera con cui la Regione delineerà la pianificazione per il periodo 2007-2013 avrebbe ascoltato le istanze del territorio, e anche l’appuntamento di oggi lo dimostra”.
La parola, poi, al presidente Mazzoli. “Non ho dubbi che Viterbo ha dichiarato sia la provincia agricola del Lazio. Lo dicono i numeri, i dati, ma specialmente la storia: nel vissuto quotidiano delle comunità locali c’è l’agricoltura, settore che merita e al quale stiamo riservando un’attenzione particolare. Ancora una volta per parlare dello sviluppo della provincia mettiamo al centro questo comparto. Del resto è un anno che abbiamo avviato un percorso condiviso e concertato con le parti sociali per concordare una programmazione economica che coinvolga tutti.”
“Lo sviluppo ha proseguito Mazzoli deve avere come protagonisti i cittadini e in tale direzione vanno anche le leggi approvate dalla Regione, quali quella sui distretti rurali e agroalimentari di qualità e quella sugli agriturismo. Norme che sollecitano il territorio a organizzarsi in base alle sue stesse risorse. La sfida per noi è riuscire a rendere efficace lo strumento dei distretti, rispettando e valorizzando l’unitarietà del Viterbese”. Altra importante partita per la Provincia, quella del Psr. “Anche in questo caso la concertazione tra le parti è lo strumento per giocare bene le nostre carte”.
Anche Lina Novelli, consigliere provinciale e presidente della commissione Agricoltura, sottolinea l’importanza dell’incontro di oggi. “Le iniziative che verranno prese nel Piano di sviluppo rurale ha affermato dovranno sostenere un’agricoltura che è di qualità, puntando sull’innovazione, il ricambio generazionale e la valorizzazione della presenza delle donne. Queste sono le principali linee guida che hanno indirizzato le proposte elaborate dalla commissione provinciale e che poi saranno valutate dalla Regione”.
Conclusa la pausa pranzo, durante la quale tutti i partecipanti hanno potuto degustare i prodotti tipici locali, la giornata di lavori è proseguita con un’assemblea cui hanno preso parte gli operatori economici del settore e i sindaci del Viterbese, sulla scia di quella concertazione che sta guidando le scelte della Provincia anche in campo agricolo.