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Il presidente Mazzoli |
Senza Filtro - Approvata la rimodulazione del piano d’ambito, la Talete ora può partire. Questa mattina a Palazzo Gentili la Conferenza dei sindaci dell’Ato 1- Lazio Nord Viterbo (comprendente 58 Comuni del Viterbese e tre romani, insieme alla Provincia di Viterbo e quella di Roma) ha posto a votazione e quindi ha dato via libera con un’ampia maggioranza allo strumento programmatico che permetterà alla società pubblica individuata come gestore unico del servizio idrico integrato della Tuscia di entrare a regime.
“Un traguardo di importanza storica”. Così Alessandro Mazzoli, nella doppia veste di presidente della Provincia e dell’Ato, ha giudicato l’accettazione del nuovo piano d’ambito. Alla conferenza hanno preso parte 53 sindaci, oltre alle Province di Viterbo e Roma. A votare no sono stati 8 Comuni: Caprarola, Civitella d’Agliano, Grotte di Castro, Latera, Proceno, San Lorenzo Nuovo, Valentano e Vallerano. Ad astenersi solo Villa San Giovanni in Tuscia. Dei restanti 46 enti, 44 hanno votato a favore, mentre due non erano presenti al momento del voto.
“Quello del gestore unico pubblico per le acque della provincia era un obiettivo condiviso ha spiegato Mazzoli rispetto al quale i sindaci hanno dimostrato di essere coerenti, approvando il piano d’ambito che finalmente permetterà alla Talete di prendere in carico le diverse gestioni sinora presenti sul territorio”. A questo proposito, in conferenza è stato messo a votazione e quindi approvato un emendamento che dà ai vari Comuni la possibilità di esprimere entro 20 giorni la volontà di posticipare o anticipare la presa in carico dei rispettivi servizi da parte della Talete, nell’arco di massimo 24 mesi.
“Non potevamo rimanere nel guado oltre misura ha continuato il presidente perché tutte le comunità stanno già da tempo ragionando sull’operatività della società Talete. La rimodulazione del piano d’ambito approvata era quindi un atto di coerenza verso i cittadini che con forza avevano espresso la scelta a favore di un gestore pubblico di un bene primario quale è l’acqua. Un piano che era stato presentato ai sindaci a gennaio e da allora più volte discusso e anche limato sulla base delle osservazioni apportate dai vari Comuni”.
Sulle stesse posizioni anche il presidente della Talete Giuseppe Fraticelli. “Come soggetti gestori ha detto esprimiamo la più grande soddisfazione per l’approvazione del piano d’ambito, rimarcando la amplissima maggioranza che ha permesso ai sindaci di coronare positivamente gli sforzi insieme fatti per dare l’avvio operativo e definitivo alla gestione del servizio idrico integrato”. Molto ancora resta da fare. “E’ stato raggiunto un traguardo iniziale ha concluso perché da qui in avanti dovranno essere affrontati i problemi operativi per migliorare la qualità del servizio e tutelare gli interessi economici delle popolazioni locali che hanno fortemente creduto nella gestione pubblica”.