- Il primo giugno, con la delibera di giunta 157, viene deliberata una variazione al Peg affari generali con la quale si stornano 45 mila euro destinati all'Università dellaTuscia e si concedono per le spese di rappresentanza del presidente della Provincia.
In realtà questa variazione si era resa indispensabile poiché, il 13 febbraio, il presidente Mazzoli decise di pagare la cena di gala della Cgil con ben 15mila euro e la cifra fu impegnata dal capitolo 200132 delle spese di rappresentanza del presidente.
Quando analizzai i documenti mi resi conto che su quel capitolo, in quel momento, c'erano solo 5mila euro, non c'era dunque copertura finanziaria.
Ma con l'alchimia si può tutto, tanto è vero che, sulla determina di liquidazione del 3 aprile, il capitolo magicamente si trasforma da 200132 in 100135.
Durante l'ultimo consiglio provinciale ho cercato di fare un po' di chiarezza in merito chiedendo al presidente cosa fosse successo.
Naturalmente, come al solito, nessuna risposta verbale e fino ad oggi nessuna risposta scritta.
A mio avviso il procedimento contiene delle strane anomalie che speriamo vengano chiarite dagli organismi competenti a farlo ma il problema è un altro: perché togliere i soldi all'università per pagarci queste cene?
L'Università della Tuscia non dovrebbe rappresentare il fiore all'occhiello della nostra provincia?
Cosa pensa, a questo riguardo, se informato, il magnifico rettore Mancini?
Francesco Bigiotti
Consiglere Provinciale Udc