Senza Filtro - Il Panathlon Club Viterbo continuerà a lavorare con un impegno ancora maggiore avendo come punti di riferimento i valori olimpici che resteranno, anche per il futuro, il faro che illuminerà lazione dei soci.
Così il presidente del Panathlon Viterbo, Vincenzo Gasbarri, ha concluso il suo discorso durante la cerimonia per il quarantennale del Club viterbese.
Tre le grandi direttrici, indicate dal presidente, che caratterizzeranno le prossime attività: lotta al doping, apertura sempre maggiore dello sport verso lhandicap e la difesa dello sport pulito.
Lintervento del presidente Gasbarri, durante la cena di gala nello splendido scenario del parco di Villa Lante a Bagnaia, ha praticamente concluso una giornata, quella del 24 giugno scorso, che resterà nella storia del Panathlon Viterbo.
Una giornata che ha visto la presenza di ospiti illustri, a cominciare dal prof. Fortunato Santoro, vice presidente internazionale del Panathlon, in rappresentanza del presidente Enrico Prandi, assente per un contrattempo. Presenti invece, come preannunciato, la signora Liliane Brede, segretaria del Comitato olimpico internazionale e direttrice del Museo Olimpico di Losanna, e André Ferren, presidente del Panathlon Club di Avignone (gemellato col Panathlon Viterbo) e coordinatore dei Club Panathlon del sud della Francia. E ancora, Marcello Marrocco e Annamaria Bonari, governatori dei Distretti Panathlon dellItalia centrale.
Con la signora Brede, in particolare, è iniziato un discorso di collaborazione attiva che porterà, nel prossimo futuro, anche ad un gemellaggio con il Panathlon di Losanna. Tra gli ospiti illustri delle istituzioni locali, il presidente dellAmministrazione provinciale Alessandro Mazzoli, il vice sindaco Arena, il senatore Marini. Il vescovo Chiarinelli ha inviato invece una lettera di saluto e di augurio.
Un gesto molto apprezzato, tanto che il presidente Gasbarri ne ha dato lettura a tutti i convenuti prima della cena di gala nel parco di Villa Lante. La celebrazione del 40° è stata caratterizzata da un clima di amicizia, con premiazioni a tutti coloro che hanno contribuito a dare unimpronta prestigiosa alla storia del Club viterbese.
Una festa di famiglia, insomma, come dimostrano le presenze di rappresentanti del Rotary, dei Lions, del Serra, e di tantissimi presidenti di Panathlon Club di capoluoghi e province dellItalia centrale, tra cui Roma, Latina, Orvieto e Sulmona.
La visita a Villa Lante, lasciata interamente aperta per loccasione, i caratteristici giochi dacqua e lesibizione degli sbandieratori di Piansano, quattro volte campioni dItalia, hanno dato quel tocco di classe in più che ha unito lo spirito moderno a quello della tradizione; uno spirito che, in fondo, si sposa alla perfezione con i sani valori dello sport che sono la base e il fondamento dellimpegno e delle attività del Panathlon Viterbo.