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La manifestazione al corso |
Senza Filtro - Manifestazione di protesta contro la zona a traffico limitato, successo della manifestazione.
Il comitato, innanzi tutto, desidera esprimere soddisfazione per la solidale e sentita presenza dei cittadini alla manifestazione di protesta e tiene a far notare che, ora, esiste un interlocutore compatto e deciso a non permettere sottovalutazioni in ordine alle scelte che possono compromettere l'economia e la vivibilità della città di Tarquinia ed in particolare del suo centro storico.
Per quanto riguarda il numero dei partecipanti, non intendiamo prestarci al giochetto delle parti: la realtà inconfutabile è che l'adesione è stata massiccia come testimoniato dalle immagini del Corso Vittorio Emanuele gremito per tutta la sua lunghezza e oltre, punto dove sono stati contati oltre seicento partecipanti.
I commercianti, che hanno aderito alla manifestazione, sottoscrivendo un documento, sono oltre 120 su 158 e altri se ne sono aggiunti spontaneamente durante la mattinata: solo un numero esiguo (ne sono stati contati sei in tutto) si è astenuto.
Se può essere utile alla comprensione del fenomeno, aggiungiamo che, in meno di una settimana, oltre milleottecento (1800) cittadini hanno sottoscritto un documento per chiedere l'annullamento della vigente ordinanza oggetto della manifestazione.
Certo, se i dati sulla partecipazione vengono sbandierati da coloro i quali osservano la manifestazione da dietro le tende del palazzo, questi, probabilmente, saranno, con tutta evidenza, parziali e volutamente imprecisi.
La manifestazione è stata un vero successo. Per la prima volta i tarquiniesi sono scesi in piazza, di luglio, sotto il sole cocente, per dire no all'imposizione, per cercare soluzioni ad un problema che li riguarda tutti. Questo è il segno concreto e tangibile che sentono e subiscono i disagi ormai evidenti per tutti.
Per questo, chi non vuol vedere e sentire ragioni, per punto preso o per motivazioni caratteriali, si dovrà, dunque, assumere le proprie responsabilità che, da tale atteggiamento, deriveranno.
Se poi, come falsamente affermato da qualcuno della maggioranza (non meglio noto) che governa la città, al massimo un centinaio di persone in corteo, ci piacerebbe sapere, chi ha visto loro? Nessuno! Dileguati, scomparsi, assenti.
Dobbiamo inoltre rilevare i limiti che queste persone evidenziano, affermando che stanno ricevendo apprezzamenti dai cittadini che finalmente possono rientrare nelle proprie abitazioni liberamente perché non trovano più macchine davanti ai portoni: fatto questo che andrebbe risolto con l'applicazione delle stesse regole che l'Amministrazione emana e non disattese o usate a fasi alterne, per quanto attiene ai controlli; di certo, non chiudendo e trincerando il centro storico!
Per intenderci: per curare una ferita, non si amputa la gamba!
Il Comitato cittadino organizzatore della manifestazione del 6 luglio 2006