Senza Filtro -I tassisti di Viterbo hanno aderito alla protesta di martedì prossimo, 11 luglio, contro il provvedimento del ministro delle Attività produttive, Pierluigi Bersani, sulla nuova regolamentazione delle licenze. Ma lo sciopero non metterà a rischio il servizio per le persone con disagio.
Lo rende noto Cna Fita, associazione che fa parte del coordinamento nazionale Taxi italiano, auspicando comunque un esito positivo del confronto, in programma oggi, tra il ministro, i rappresentanti della categoria e una delegazione dellAnci.
Nel capoluogo, sono sedici (sui diciotto attivi nella Tuscia) i conducenti di taxi. Garantiamo un servizio di pubblica utilità, facendoci carico di tutti i rischi legati al fare impresa. La nostra -afferma uno di loro, Francesco Zannarini, associato alla Cna- è una categoria debole, che ha ricavi risibili: negli ultimi anni, i costi di gestione sono aumentati vertiginosamente, mentre le tariffe, 2,17 euro per lo scatto iniziale e 1 euro per ogni chilometro percorso, sono ferme al 2000.
E la domanda è rimasta pressoché stabile, anzi la forte diminuzione della presenza dei militari, in parte compensata dal movimento creato dallUniversità e dalle terme, ha inciso negativamente sul fatturato delle nostre aziende.
Sul fatto che il servizio di taxi debba essere migliorato, non abbiamo dubbi. Però i processi di modernizzazione delle attività economiche non camminano se le categorie non ne sono protagoniste. Il governo nazionale -sottolinea Zannarini- ha dato il via libera, invece, a un decreto legge che introduce cambiamenti rilevantissimi che ci riguardano, senza neppure informarci. Ci ha fatto trovare di fronte al fatto compiuto. Sono sicuro che, sedendoci attorno a un tavolo, si possano trovare soluzioni efficaci e condivise allesigenza di organizzare un servizio più efficiente, senza penalizzare i tassisti in attività.
Anche secondo Bruno Caratelli, responsabile provinciale di Cna Fita, si può, meglio si deve raggiungere laccordo su una nuova regolamentazione del settore. Lapertura del dialogo tra la categoria e il governo è già un fatto positivo. A nessuno giovano posizioni radicali e immodificabili. Caratelli prende quindi le distanze da quanti, in questi giorni, hanno messo in atto azioni violente e cercato di creare un clima di intimidazione: Tutto ciò è estraneo alla cultura della nostra associazione e dei conducenti di taxi viterbesi e non giova agli interessi delle imprese.
Intanto, si apprende che per il 12 luglio il Comune di Viterbo ha convocato una riunione per discutere sulladeguamento delle tariffe pubbliche da piazza.