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L'assessore Rotelli |
- Viterbo come Parigi o come Roma.
L’accostamento è audace, ma dal 22 luglio, qualcosa legherà tre città così diverse tra loro. Ed è la notte bianca.
Partita dalla Francia, fatta propria in altre nazioni, arriva anche nella città dei Papi.
Su ventidue piazze e quattordici vie, una sessantina gli appuntamenti previsti, tendenti al rialzo, tra musica, sport, spettacolo, teatro e gastronomia. Tutto in una notte, dalle 22 alle 3. Non c’è che da scegliere. Il cuore della manifestazione è Piazza del Plebiscito, animata da Nicola Savino, quindi Edoardo Vinello. In Corso Italia, artisti di strada, in Piazza Verdi il wrestling, mentre in Via Matteotti degustazione d’angurie e melone. A Piazza San Carluccio esposizione di quadri ed abiti ed a Piazza San Pellegrino, musica classica. La lista è lunga.
Questa mattina a Palazzo dei Priori, la presentazione, con l’assessore Mauro Rotelli nell’insolita veste di “moderatore” impegnato nel dare la parola ai tanti rappresentanti d’enti ed istituzioni che hanno contribuito. Dall’Università: “Partecipiamo dice il professor Malacorda con il festival su Pasolini”. Promotuscia: “Ci saranno visite guidate spiega Silvia Luzzi mentre l’ufficio informazioni resterà aperto tutta la notte”. Quindi Cna, Coldiretti, Camera di Commercio, Assoindusttriali, Apt. L’elenco delle presenze è piuttosto sostanzioso.
“Il Comune ricorda Rotelli organizza e sono a suo carico le spese per allacci elettrici e Siae. La spesa si aggira sui 25mila euro. Ma la festa non si limiterà al centro storico, perché ad esempio, anche Bagnaia farà festa e Villa Lante sarà aperta”.
Dalle 21 alle 6 del mattino successivo, i nove varchi d’accesso a Viterbo resteranno chiusi. “Le uniche eccezioni precisa l’assessore Zucchi riguardano i residenti e casi particolari”. Chiusi i varchi, aperti i negozi. “Potranno restare aperti fino alle tre ricorda l’assessore Tasciotti grazie agli accordi presi con le associazioni di categoria”.
Anche se pare che all’Ascovit non abbiano fatto i salti di gioia. E non sembrano esserci possibilità di mediazione. “Siamo pronti a discutere precisa il sindaco Gabbianelli con chi vuole parlare con l’amministrazione. Quelli che si rivolgono alla magistratura, vogliono altre risposte. Che attendano quelle”.
Ma non sarà questo a rovinare la festa. “La notte bianca spiega è solo la sintesi di quello che succede durante l’anno a Viterbo. La città si è svegliata, c’è sempre gente, visitatori. Si possono incontrare spesso artisti di strada, che in passato non si vedevano proprio”.
Per promuovere l’evento, sono stati distribuiti un migliaio di manifesti, non solo in provincia, ma anche al litorale e nella vicina provincia di Terni.