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Il vescovo Chiarinelli a Corfù |
-Monsignor Chiarinelli ha guidato i suoi giovani preti, circa cinquanta, per un itinerario spirituale nellisola di Corfù.
Perché proprio in quellisola meravigliosa? Questanno ricorre il terzo centenario della morte del cardinale Marco Antonio Barbarigo che è stato vescovo di Montefiascone e Tarquinia per diciannove anni.
Prima però il papa lo aveva inviato a Corfù come arcivescovo, dove si distinse per lo zelo apostolico in difesa di quella gente povera, semplice sofferente per la presenza continua di soldati, di armi, di battaglie e di morte.
Entrato in conflitto con il generale Morosini, governatore dellisola, per difendere lindipendenza della chiesa dal potere civile, il Barbarigo viene richiamato dal papa in Italia e nominato cardinale vescovo di Montefiascone.
Quindi un viaggio storico-commemorativo quello dei sacerdoti viterbesi che, immersi nel sole e nellazzurro intenso del cielo e del mare di quellisola, hanno potuto rievocare, guidati dal vescovo, la figura mirabile di un pastore e di un santo del quale è iniziata la causa di riconoscimento delle virtù eroiche presso la Santa Sede.
Nello stesso tempo i preti sono potuti riandare ai loro ricordi classici di Omero e di Ulisse, facendo una gita in barca nel porto che Omero chiama di Alcinoo nella capitale dei Feaci.
Le riflessioni ecumeniche del vescovo Chiarinelli sono state arricchite con lincontro del vescovo di Corfù monsignor Spideris e dei sacerdoti cattolici dellisola che svolgono un lavoro davvero prezioso di presenza e testimonianza in mezzo ad una maggioranza mussulmana non sempre benevolmente disposta verso i cristiani.
Al famoso santuario mariano di Paleokastritsa, inoltre, cè stato un incontro interessante con larchimandrita ortodosso con il quale si è discusso del difficile cammino ecumenico che, nonostante i molti desideri, incontra ancora tante difficoltà.
Un viaggio veramente arricchente dal punto di vista spirituale e culturale, del quale i giovani sacerdoti di Viterbo hanno un solo rimpianto. E durato troppo poco.
Salvatore Del Ciuco