Sport - Ancora un'estate di fuoco per i gialloblù Covisoc, Viterbese bocciata di Sergio Mutolo 9 luglio 2006 - ore 10,30
Gianni Bisanti
Riceviamo e pubblichiamo
- Era un fatto notorio, nonostante le rassicurazioni dei protagonisti, che l'iscrizione della Viterbese al prossimo campionato di C2 fosse a rischio. Il gruppo messo in piedi da Bisanti ha dovuto lavorare troppo in fretta. E la fretta, si sa, non è mai una buona consigliera.
Grazie al prezioso apporto dell'avvocato Ranucci, e alla sua pluriennale esperienza in materia di carte federali, molte toppe sono state messe. Ma il tempo è stato tiranno. E così alcune inevitabili smagliature sono state puntualmente rilevate dagli organi di controllo federali. Si sapeva che quest'anno la Figc non avrebbe fatto sconti a nessuno.
Se un appunto si può muovere al gagliardo e coraggioso progetto messo in piedi dal responsabile del settore giovanile, è proprio quello di essere partito con troppo in ritardo. Ciò in quanto la gravità della situazione era nota da tempo. Era stata, ormai da mesi, dettagliatamente e ripetutamente denunciata dagli addetti ai lavori più attenti alle cose gialloblù. Si sarebbe potuto, e dovuto, muoversi con ben più largo anticipo.
La decisione della Covisoc è arrivata ieri sera in società tramite fax. Non è dato conoscere le ragioni della bocciatura del club gialloblù. E però le incombenze erano veramente tante. Enpals, Irpef, certificazione dell'aumento del capitale sociale, liberatorie in sospeso (si parla di Perrone, Goletti, Ginobili, Statuto e Vidallè). In società si ritiene che, in ogni caso, le liberatorie mancanti fossero ampiamente coperte dalla fidejussione presentata il Lega lo scorso campionato.
Vedremo adesso come si esprimerà la Coavisoc. Se il parere fosse ancora una volta negativo, allora comincerebbe per la Viterbese l'ennesima estate calda. Il cui esito si protrarrà fino alle soglie della prossima stagione e ostacolerà una corretta programmazione, in tempi e modi adeguati.
Incrociamo le dita. Confidiamo nell'indubbia abilità dell'avvocato Ranucci. Uno dei pochi in grado di sbrogliare questa intricata matassa, grazie alla sua esperienza e al carisma di cui gode presso gli uffici federali.
Il dato pressocché certo è una penalizzazione da scontarsi nella prossima stagione. La bocciatura della Covisoc comporta l'inevitabile deferimento alla procura federale e l'altrettanta inevitabile punizione per non aver ottemperato agli obblighi nei termini perentori previsti dalle norme. Anche su questo non ci saranno sconti di sorta, vista la chiarezza delle carte sul punto.
L'ammissione al campionato sarebbe fondamentale, oggi più che mai, in vista del prevedibile rivoluzionamento dei format nelle varie categorie. E' vitale esserci, in un momento epocale come questo.
Intanto si prospetta l'ipotesi di un ritorno dell'ex presidente Gerry Aprea ai vertici societari. Esso sarebbe comunque condizionato dall'iscrizione o meno della società gialloblù al campionato di C2.
Molti esponenti del nutrito gruppo che ha innescato il salvataggio della Viterbese, portata alla deriva da Pecorelli tra l'indifferenza generale della città, hanno espresso parere positivo nel merito. Anche perché si sono resi conto che potrebbero esserci ancora grosse difficoltà nella gestione del campionato.
Per gli appassionati gialloblù è, dunque, cominciata l'ennesima settimana di passione. Ma quando si potrà iniziare finalmente a parlare di calcio giocato?