Senza Filtro -
Giuseppe Fioroni,
Ugo Sposetti
Laura Allegrini
Giulio Marini
per conoscenza
Assessore ai Trasporti Regione Lazio Fabio Ciani
Assessore ai Trasporti Provincia di Viterbo Angelo Corsetti
Sindaco di Viterbo Giancarlo Gabbianelli
Magnifico Rettore Università della Tuscia Marco Mancini
Una proposta concreta per la sua agenda politica: il treno Viterbo-Roma
Alla vigilia del suo impegno parlamentare vorremmo sottoporre alla sua attenzione, quale rappresentante dei cittadini viterbesi presso le sedi istituzionali, uno dei problemi più annosi che affligge la città di Viterbo e rispetto al quale una parte sempre crescente di cittadini sta sperimentando, nel tempo, disagi e frustrazioni.
Il problema in questione è rappresentato dallo stato del collegamento ferroviario tra Viterbo e la capitale, 80 km di tratta ferroviaria, in buona parte a binario unico, percorsa in un tempo previsto di 1 ora e 40 minuti, rispettato solo saltuariamente e nella maggior parte dei casi gravato da ritardi di 20-30 minuti.
Oltre a subire quotidiani ritardi, i treni viaggiano sovraffollati, in condizioni igieniche precarie, con climatizzazione disagevole e soprattutto subiscono spesso interruzioni del servizio, sia in corsa che in partenza, senza adeguata informazione nei confronti dei viaggiatori e per cause a volte incomprensibili.
Va da se che un collegamento ferroviario gravato da questi disservizi crei innumerevoli problemi innanzitutto per i pendolari viterbesi, costretti a lavorare fuori dalla propria città e ai quali sono stati riservati sforzi insufficienti di miglioramento del servizio, sia in termini di numero di corse, orario, tempi di percorrenza.
Nelle condizioni attuali, infatti, i pendolari non riescono a garantire una presenza regolare sul posto di lavoro né a pianificare gli impegni quotidiani, sacrificando all’inefficienza di un sevizio pagato in anticipo (i pendolari sono regolarmente abbonati) le normali esigenze della vita familiare e personale. Ad essi si aggiungono quindi le schiere di studenti e cittadini che fruiscono a Roma dei servizi che Viterbo non offre ancora.
Più volte abbiamo sentito dire che la via per il rilancio della città di Viterbo non può essere quella di renderla una città dormitorio satellite di Roma, ma non si può allo stesso tempo ignorare l’opportunità, per noi viterbesi, della vicinanza dalla città che attualmente presenta la crescita economica più alta tra le città italiane, rappresentando un’occasione di lavoro per una vasta gamma di figure professionali qualificate, soprattutto nei settori emergenti dell’information technology e dei servizi avanzati.
Guardando soprattutto ai suoi giovani, Viterbo dovrebbe avere ogni interesse ad agganciarsi a questo trend di dinamismo economico, anche nella prospettiva di una potenziale delocalizzazione delle aziende del settore dei servizi da Roma a Viterbo.
I benefici per Viterbo di un collegamento ferroviario efficiente con la capitale, tuttavia, non si esauriscono qui. Un territorio che si candida ad essere un’attrattiva turistica deve poter contare su un’agevole raggiungibilità ed una connessione diretta con Roma assicurerebbe il collegamento con i grandi traffici passeggeri ferroviari ed aeroportuali, nazionali ed internazionali.
Per le caratteristiche delle sue risorse ambientali e culturali, tuttavia, Viterbo deve puntare ad un turismo sostenibile che sappia rispettare e mantenere l’integrità del territorio ed in questo senso, il trasporto ferroviario rappresenterebbe l’opzione privilegiata da sostenere e promuovere nel potenziare le connessioni territoriali.
A questo proposito, assistiamo attoniti alla proposta di realizzare l’aeroporto civile a Viterbo, non solo per la portata degli impatti ambientali sul territorio ma soprattutto perché si tratta di un intervento che, se non subordinato al miglioramento del collegamento ferroviario con Roma, rimarrebbe nel completo isolamento, rischiando di diventare un fallimento a carico della collettività.
Un altro aspetto da non trascurare fa riferimento al fatto che Viterbo ospita uno dei poli universitari più prestigiosi d’Italia, l’Università della Tuscia, la cui qualità in termini di insegnamento e ricerca è stata riconosciuta da più parti, anche in sede internazionale. Viterbo dovrebbe approfittare meglio di come ha fatto finora di una simile risorsa, guardando ad esempi come Urbino, Perugia, Siena che hanno saputo unire l’immagine della città al prestigio dell’ateneo, con benefici a cascata nell’indotto generato. Senza dubbio un collegamento più efficiente con Roma e da essa con il resto della rete ferroviaria a lunga percorrenza, allargherebbe significativamente il bacino di utenza
dell’Università e quindi le opportunità da cogliere per Viterbo.
Sulla base di quanto esposto e ricordando che finora l’impegno civile di molti cittadini costituitisi in un apposito comitato ha ricevuto solo risposte insoddisfacenti e promesse disattese, ci rivolgiamo a lei affinché si faccia interprete dell’esigenza per Viterbo di migliorare il servizio ferroviario di collegamento con Roma.
In particolare le richieste che Le rivolgiamo possono essere così riassunte:
- vigilare sul rispetto da parte di Trenitalia del contratto di servizio sottoscritto con la Regione per l’effettuazione del trasporto regionale;
- sollecitare il miglioramento del servizio attuale nelle sedi opportune, con particolare attenzione per le esigenze dei pendolari della città di Viterbo;
- impegnarsi a promuovere la realizzazione del doppio binario da Bracciano a Viterbo;
Con l’occasione esprimiamo piena disponibilità ad incontrarla ed a confrontarci con Lei su questi temi sperando che sappia cogliere l’urgenza di una situazione diventata ormai inaccettabile e la necessità di un intervento concreto per la nostra città.
In attesa di un suo riscontro, le porgiamo distinti saluti.
Il movimento sponteneo dei pendolari viterbesi
http://www.mosp.it