Senza Filtro - Ho valutato con attenzione quanto sostenuto sul “Corriere di Viterbo” di oggi dall’ex vicesindaco di Civitella D’Agliano in merito allo stanziamento regionale per il casello autostradale e per il collegamento rapido con Grotte S. Stefano.
Innanzitutto io non parlo a nome della destra e del centro della Teverina, bensì solo in nome del possibile sviluppo di una vasta area da sempre relegata in un angolo a causa di una viabilità del tutto inadeguata e quasi arcaica che non avrà alcun ampliamento, e qundi nessuna funzionalità allo sviluppo, con la semplice apertura di un casello autostradale.
Il caso di Attigliano insegna: al di fuori di un limitato sviluppo dell’area immediatamente a ridosso del casello, la mancanza di almeno un’arteria di collegamento per l’entroterra (come invece di è verificato a Orte) non ha sviluppato una forte frequentazione del casello stesso.
Io non sono, né lo è il centrodestra della Teverina, contrario al casello autostradale, tanto è vero che nel progetto PRUSST la giunta Marini previde casello e bretella di congiungimento con il bacino del lago di Bolsena.
Se però si parla di casello ad ogni costo, mi pare legittimo pensare che, come da vecchio progetto della sinistra della Teverina, si voglia egoisticamente solo lo sviluppo della zona industriale di Castiglione in Teverina e di una limitata area d Civitella D’Agliano.
La tortuosità della viabilità per raggiungere Bagnoregio, Lubriano e Celleno, fermerà le uscite dei flussi da nord ad Orvieto, da sud ad Orte e Celleno e Graffignano potranno essere più agevolmente serviti da Attigliano.
Questi sono il mio discorso e la mia preoccupazione, all’interno dei quali c’è soltanto una logica di massima e oggettiva utilizzazione di fondi pubblici ed una ottimizzazione dei vantaggi per l’intera area Teverina.
Non sono mai stato, né vi è mai stata la mia coalizione politica, su posizioni preconcette, né tanto meno è tempo di dividere le amministrazioni su temi di tanta importanza.
E’ chiaro, però, quando ci sono in ballo gli stessi interessi di ampi comprensori che rischiano, con soldi pubblici, di essere ristretti ad interessi di campanile che, è giusto sollevare l’allarme e chiedere un confronto chiaro e approfondito, innanzitutto con i Comuni viterbesi e la Società autostrade.
Quindi, niente fughe in avanti e niente furbate!
Il PRUSST è la linea da seguire.
Erino Pompei
Sindaco Bagnoregio