Riceviamo e pubblichiamo
- Nonostante le complesse vicende societarie, e in attesa di novità più o meno a brevissimo termine, bisogna tornare a parlare di calcio giocato.
Non si può certo dire che la squadra abbia trascorso una settimana tranquilla. Con il presidente Pecorelli di fatto non reperibile, la parte tecnica è stata gestita dal solito inesauribile Ciambella, da mister Chiappini e dal capitano Farris.
La trasferta di Nocera si presenta, con queste premesse, sotto auspici affatto rassicuranti. Si deve anche tenere presente che al San Francesca l’ambiente sarà molto caldo. I padroni di casa navigano in piena zona play out e puntano al successo pieno per scalare posizioni in classifica. I gialloblù si troveranno pertanto di fronte un avversario quanto mai determinato e deciso a vendere cara la pelle.
La Viterbese, a sua volta, ha il preciso obiettivo di ottenere un risultato positivo. Un’ipotesi che porrebbe a portata di mano la soglia matematica prevista per conseguire la salvezza sul campo. Ciò aiuterebbe non poco a vincere anche il (ben più) duro confronto del 31 marzo con la Covisoc, fondamentale per la sopravvivenza della società.
Sembra che Chiappini si sia finalmente deciso a schierare una formazione assai equilibrata in tutti i reparti, senza stravolgere ruoli e propensioni individuali.
In porta Fimiani, autore finora di una serie di prestazioni di grande spessore. Linea di difesa a quattro, con Campione riportato nel suo ruolo naturale di terzino destro (per l’assenza di Locatelli) oltre a Bianconi, Farris e Ginobili.
A centrocampo Morici riprende il suo posto di laterale destro con Pagliarini sulla fascia sinistra, mentre i centrali saranno Statuto e Faraone (oppure Farris, se Chiappini opterà in difesa per Gimelli). In attacco, dopo il lungo infortunio, Bordacconi sarà la spalla ideale per aiutare Scichilone (ancora a secco di marcature)a sbloccarsi. Quello di Bordacconi è un rientro atteso e che salutiamo come un segno del destino che indichi un’inversione di tendenza anche nei destini societari della formazione gialloblù.
Nocera evoca ai tifosi della Tuscia la rinascita della Viterbese, precipitata ai play out nell’ultimo anno dell’era Aprea. Da quella partita, che il pronostico assegnava decisamente ai molossi campani, prese vita la squadra che sfiorò la promozione in serie B sotto la guida di Capucci. La squadra che scenderà in campo domani ha, tecnicamente, le carte in regola per giocarsi alla pari questa partita.
L’auspicio è che, come allora, la Nocerina possa segnare l’avvio di una risalita che i tifosi e la città meriterebbero ampiamente dopo le tante delusioni subite.
Sergio Mutolo