Senza Filtro - Dopo anni di inerzia totale da parte del Comune ora arrivano le maldestre discolpe.
Basta leggere le dichiarazioni dell’amministrazione comunale di Tarquinia per bocca del suo assessore all’agricoltura e si scopre che non c’è nessuna responsabilità del comune ma è solo colpa dei contadini che vi abitano e che lavorano la terra in modo sbagliato.
Sarebbe interessante chiedersi da quanti anni il comune deve provvedere ad un solo intervento, anche ridotto e se hanno mai fatto un sopralluogo.
Addirittura, non riescono nemmeno a spendere i finanziamenti concessi dalla Regione per il ripristino di strade ed acquedotti ( ad esempio alla Farnesiana ) mentre continuano a spendere miliardi in opere pubbliche di dubbia efficacia come le aiuole sparti traffico pessimamente posizionate e che costano più del prosciutto o come i giardini ormai ricoperti di erba in cui non è mai entrato neanche un cane perché recintati e chiusi.
Sulle strade rurali e sugli acquedotti rurali bisognerebbe discutere in consiglio comunale e decidere il da farsi.
Non lo fanno, ma almeno lasciano in pace i contadini, senza offenderli.
Luigi Daga