Senza Filtro - Questo è un periodo di grande fervore per i partiti provinciali stretti tra le scadenze elettorali politiche ed amministrative. Le segreterie politiche dell’Unione stanno tentando di dare forza e continuità ad un’azione amministrativa che ci ha visti vincenti alla regione, in provincia ed in vari paesi.
In alcuni casi, però, emerge nettamente la difficoltà di far prevalere le ragioni dell’unità sulle dinamiche autoreferenziali di alcune consorterie locali.
La vicenda dell’estromissione dalla giunta di Montefiascone dell’assessore dello SDI-Rosa nel pugno Massimo Paolini è da questo punto di vista emblematica.
Sindaco di Montefiascone e segreterie locali di DS e Margherita hanno disertato senza preavviso un incontro convocato presso la federazione provinciale dello SDI, alla presenza delle loro segreterie provinciali, incuranti delle conseguenze politiche che tale arroganza e mancanza di rispetto potrebbe avere nei rapporti unitari.
La politica dovrebbe essere finalizzata alla soluzione dei problemi dei cittadini, questo almeno è quello che si dice.
Ma quale trattamento è stato riservato all’assessore Paolini, il consigliere più votato, che ha svolto bene il suo mestiere di amministratore pubblico, creando le giuste sinergie con le strutture amministrative, riuscendo ad ottenere finanziamenti per Montefiascone come nessun altro comune nella Tuscia nel fondamentale settore dei servizi sociali?
Ha appreso dalla stampa di essere stato cacciato dalla giunta, dopo avervi partecipato la sera prima senza che nulla facesse presagire tale esito.
Di quale nefandezza si è macchiato uno dei migliori elementi della giunta, colui che probabilmente ha apportato i maggiori risultati all’azione dell’amministrazione comunale e notevoli benefici ai suoi concittadini?
Le dichiarazioni degli amministratori di maggioranza coinvolti non vanno oltre delle accuse di scarsa collegialità… ma senti da quale pulpito!
Pur di dare una lezione a chi stava mettendosi troppo in luce con la sua azione amministrativa non ci si è preoccupati dell’interesse dei cittadini e del valore dell’alleanza di centrosinistra costruita a Montefiascone.
Questa dei complotti alle spalle, dei documenti segreti, del questa è casa mia e qui comando io, lo diciamo chiaramente, è la politica che non ci piace, quella che i cittadini non capiscono, quella a cui dovremmo essere alternativi, senza zone franche o grigie, senza ritorni ad un passato di cui nessuno sente la nostalgia.
Il segretario provinciale SDI-Rosa nel pugno
Eduardo Gugliotta