Senza Filtro - Non c’è più limite all’indecenza.
Per il presidente Mazzoli la campagna elettorale è partita e come se è partita.
Con il bel giocattolino nuovo (l’amministrazione provinciale) non solo si diverte a fare il “piccolo politico” ma lo utilizza a tutti gli effetti per la campagna elettorale della sinistra.
Veniamo ai fatti:
In data 3 marzo nella sala delle conferenze della provincia si è svolta una conferenza per la presentazione del libro del senatore Giorgio Napolitano.
Naturalmente niente da eccepire riguardo alla legittimità.
Del resto comanda Mazzoli e Mazzoli decide libri e scrittori da promuovere.
Io non ho potuto prendere parte alla conferenza ed ho appreso i contenuti solo dalla stampa e per di più in maniera sommaria e frammentaria.
Non so, per esempio, se il senatore Napolitano nella sua ricostruzione storica, quando ha parlato del periodo di tangentopoli che ha decretato la fine dei partiti DC e PSI, ha spiegato bene come mai la stessa sorte non sia toccata anche al PCI-PDS dal momento che anche questo, per quanto concerne il fenomeno del finanziamento illecito ai partiti, era ugualmente coinvolto.
Non so se il senatore ha spiegato i meccanismi con cui il KGB finanziava il PCI non solo commettendo fatto illecito ma, essendo l’URSS al tempo un paese nemico, intraprendendo un atteggiamento gravemente anticostituzionale e altamente offensivo verso lo Stato Italiano.
Non so nemmeno se si è parlato di eventuali legami, per quanto riguarda il finanziamento ai partiti, tra PciPdsDs e sistema delle cooperative Rosse.
Comunque queste sono solo mie curiosità e aver o meno trattato questi argomenti rientra assolutamente nella legittima facoltà del relatore.
Cosa diversa invece per la frase con cui Napolitano conclude il suo “comizio”, la ripeto letteralmente:
“Se non cambia questo governo non si va più da nessuna parte. Speriamo di uscire da questa vicenda così inquietante per guardare di nuovo al futuro”
Mi dispiace tanto, ma qui la cosa cambia.
Napolitano i comizi elettorali se li va a fare a casa sua o in una pubblica piazza dopo averne chiesto il permesso e non li fa lì, in quella sede, che la casa la è di tutti.
Il presidente della Provincia ha il dovere sacrosanto di vigilare affinché nessun furbetto di turno scambi la sede dell’amministrazione provinciale per una sede di partito, ha il dovere di controllare che il patrocinio dato per una manifestazione culturale non si trasformi in un vergognoso contributo per la campagna elettorale dello stesso furbetto.
Questo è solo l’intervento che il sottoscritto ha fatto in consiglio provinciale il 13 marzo, credendo di aver esaurientemente bacchettato il presidente Mazzoli per un episodio che in definitiva dipendeva soprattutto dall’intemperanza di un “vecchietto” troppo blasonato per poter essere ripreso.
Invece, cari amici, l’episodio non era stato un isolato spiacevole incidente di percorso, infatti, scendendo le scale della Provincia dopo il consiglio che trovo?
Trovo la sala delle conferenze, la stessa sala di Napolitano, consegnata dal Presidente Mazzoli all’Ulivo per l’apertura della campagna elettorale e la presentazione dei suoi candidati.
Inaudito assolutamente inaudito, non solo per legittimità (da verificare), ma soprattutto per la gravissima ingerenza politica, chi utilizza la cosa di tutti per il proprio tornaconto commette un sopruso nei confronti di tutta la popolazione ed offende la dignità dell’intero corpo elettorale di destra e di sinistra.
Ma ancora non finisce qui!
Per il giorno 14 Marzo la stessa sala viene destinata agli uomini di Bertinotti!!!.
Chi più ne ha più ne metta.
Ma i regali di Mazzoli (con i soldi della Provincia) alla sinistra ormai non sono un segreto.
Il più singolare di tutti è quello che è accaduto durante il congresso della Cgil.
Mazzoli con i soldi del Peg, affari generali destinati alle spese di rappresentanza del presidente, ha offerto una cena ai sindacalisti della Cgil che è costata ben, udite udite, trenta milioni delle vecchie lire, ripeto: trenta milioni di lire!
Il commento lo lascio, serenamente ai miei lettori……
Francesco Bigiotti
Consigliere provinciale Udc