Senza Filtro - “I toni trionfalistici con cui Valentini e Parroncini vanno annunciando la conclusione della vicenda relativa ai lotti Arsial sono incomprensibili e fuori da ogni logica”. E’ la critica del consigliere regionale di Forza Italia Antonello Iannarilli (ex assessore all’agricoltura con la giunta Storace).
“Tutti - continua Iannarilli - sanno che Il trasferimento e la cessione dei beni immobili di proprietà dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (Arsial) che costituiscono il Borgo di Pescia Romana nel comune di Montalto di Castro, stabilita con deliberazione di giunta numero 356 del 18 marzo 2005, ha rappresentato un successo importantissimo della precedente giunta che ha permesso di regolarizzare una situazione assai delicata che si protraeva dagli anni cinquanta con conseguenze gravi per centinaia di cittadini.
“E’ il caso di ribadire - spiega Iannarilli - che, la delibera in questione fissava a centoventi giorni il temine per il compimento delle operazioni di valutazione, identificazione, accertamento e elencazione dei beni soggetti alla vendita. Termine orai superato”.
“Avviare oggi, - continua Iannarilli - dopo nove mesi dall’insediamento di questa giunta, le pratiche per l’acquisto dei lotti non sembra proprio un intervento tempestivo né un successo dell’attuale maggioranza che sta raccogliendo i frutti del lavoro fatto in cinque anni dalla precedente giunta. All’assessore Valentini desidero ricordare che al momento del suo insediamento era stato già tutto predisposto per dare il via alla dismissione di quei beni e sinceramente tutto questo tempo per avviare le procedure burocratiche e aprire uno strumento informativo sembra eccessivo”.
“A chi - riprende il consigliere - oggi si attribuisce i meriti di quest’importantissima operazione, voglio ricordare anche che è stata la precedente giunta ad effettuare la ricognizione catastale di tutti i beni di Montalto di Castro e predisporre le relative mappature e planimetrie del territorio. Inoltre, nel definire la determinazione del corrispettivo e giungere alla individuazione di un prezzo equo, abbiamo fatto in modo che nella trattativa della vendita Regione Lazio e privato cittadino si trovassero sullo stesso piano, secondo i principi della pari tutela delle parti”.
“A questo punto - conclude Iannarilli - speriamo solo che l’attuazione del provvedimento da noi approvato non vanifichi tutti i nostri sforzi a danno dei diretti interessati e almeno in questa vicenda l’assessore Valentini riesca a tutelare il comparto agricolo.
Difficile, comunque, non esprimere preoccupazione soprattutto alla luce di quanto poco considerata sia stata l’agricoltura in sede di approvazione dell’ultimo bilancio regionale e dei preoccupanti tagli subiti dal settore con oltre 30 milioni di euro perso rispetto allo scorso anno”.