Senza Filtro - Nei giorni scorsi, su un quotidiano locale, è stato citato il mio nome insieme con quello di altri consiglieri del gruppo di An al Comune di Viterbo, come possibile aderente ad un nascituro movimento politico.
Tale notizia non ha ne può avere alcun fondamento.
Sono iscritto ad An e da anni sono uscito da qualsivoglia logica correntizia.
Le cosiddette “correnti” possono essere stimolanti nel limite di una dialettica politica evolutiva ma, quando scendono in logiche personali e, peggio ancora, personalistiche, sono deprecabili.
Un partito ha la necessità di fondere tutte le anime che lo compongono, captarne gli indirizzi maggiormente determinanti, promovendo con forza, un’azione incisiva atta alla valorizzazione del territorio.
Nel 1999 e successivamente nel 2004 mi sono presentato agli elettori con il simbolo di An e con Gabbianelli sindaco, non rientra nella mia personale forma mentale tradire gli elettori che con il loro voto hanno in me riposto la loro fiducia.
Con ciò, non dico che, pur di essere fedeli, si debba accettare supinamente e incondizionatamente qualsivoglia direttiva, ma se si ritiene necessario, occorre discuterla, confrontando con serenità e obbiettività, le possibili variabili.
L’amministrazione Gabbianelli, della quale mi onoro di far parte, già dal primo mandato, ha dato prova di grande efficienza e incisività, rimovendo la perniciosa staticità in cui la nostra città, nei passati decenni, era precipitata.
Sono cosciente che ci sono ancora molte problematiche alle quali è necessario dare le opportune risposte, soprattutto quelle che riguardano la riqualificazione del centro storico (parcheggi pertinenziali e non, promozione di attività culturali di traino, incentivazioni maggiori ai privati per interventi sul patrimonio immobiliare e sulle attività, utilizzo di parte del patrimonio comunale ad attività di richiamo turistico) ma sono altrettanto certo, anche perché partecipe, che l’amministrazione sta lavorando per raggiungere tali obbiettivi.
Tali obbiettivi potranno essere raggiunti con tempestività in un clima di concordia e di responsabilità, sempre che, tutti antepongano, alle posizioni strettamente personali, le priorità della nostra città.
Presidente II Commissione Comunale
Bernardino Porciani