Senza Filtro - Un incontro, per conoscere il Movimento per i diritti degli animali e approfondire le leggi vigenti che li tutelano, si terrà oggi 18 marzo 2006 a Tarquinia, dalle ore 10 alle ore 13, nelle sale della società Tarquiniense d’arte e storia, organizzato e condotto dalla Lav locale (info: 3491048578).
I relatori sono due pezzi da novanta dell’animalismo italiano. Il prologo è affidato a Christiana Soccini, fautrice e divulgatrice del movimento, mentre l’aspetto tecnico vedrà l’esposizione da parte di Gianluca Felicetti, responsabile nazionale rapporti istituzionali Lav e consulente per l’ufficio tutela animali della Provincia di Roma.
Nel Viterbese l’intento della Lav è continuare nel percorso intrapreso una anno e mezzo fa con un primo monitoraggio conoscitivo territoriale che ha permesso di prendere atto delle condizioni in cui versano gli animali.
A fronte di una diffusa sensibilità individuale ad oggi emergono situazioni di palese speculazione.
Con maggiore evidenza nel campo del randagismo per il quale, lamentano i cittadini e in coro le associazioni animaliste, nulla è mai stato fatto a scopo preventivo mentre sono ancora migliaia i cani che annualmente finiscono in lager sovvenzionati dai soldi dei cittadini o che sono detenuti in pessime condizioni negli allevamenti o dai privati. Il tema sarà anche l'oggetto delle Giornate Nazionali Lav dell'1 e 2 aprile prossimi che vedranno la presenza anche nel capoluogo viterbese di banchetti informativi.
Totalmente fuori controllo è la situazione che riguarda gli animali usati nei circhi, imprigionati in zoo privati, compravenduti nelle sagre paesane o nei negozi, cui si aggiunge un traffico illecito di animali selvatici a scopo culinario o destinati al mercato della tassidermia e del collezionismo.
Per non parlare delle condizioni di allevamento o macellazione, degli allevamenti di animali da pelliccia o delle feste paesane in cui le corse di equini non sono mai in regola o che insistono nel mantenere tradizioni cruente.
Tutto ciò contrasta con il pensiero antispecista, cui fa riferimento chi ritiene che l’essere umano abbia un dovere morale verso il resto del mondo: minimizzare le sofferenze e le crudeltà verso tutti i viventi al fine di massimizzarne la felicità e il rispetto. Così come sostenevano i grandi illuminati del Sette-Ottocento Voltaire, Bentham, Salt, Darwin prodromi dell’animalismo moderno e concordi nel ritenere che “la questione non è chiedersi se ‘possono parlare’, bensì se ‘possono soffrire’ ”.