Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta la ministro della salute, alla Regione e al direttore della Asl
- La presente nota non vuole essere inutile polemica, ma denuncia di una situazione quanto meno strana in un paese dove la tutela della famiglia e dell’infanzia sembrerebbero essere punto centrale delle linee di indirizzo politico nei vari livelli di governo.
Siamo un gruppo di famiglie residenti a Orte, comune interessato da una discreta crescita demografica, dovuta soprattutto ai ben noti e incontrollati prezzi del mercato immobiliare romano, che costringono molte giovani famiglie che lavorano nella capitale a cercare una abitazione in luoghi più lontani da Roma, perciò con prezzi più accessibili, ma, come Orte, con buoni collegamenti ferroviari/autostradali.
Inevitabilmente, questa crescita demografica, oggettivamente rilevabile dai dati ISTAT indicanti una popolazione residente nel comune di Orte che, dal gennaio 2003 ad aprile 2005 è passata da 7925 a 8287 abitanti, con un saldo migratorio costantemente crescente, comporta una domanda di servizi di vario tipo in primis di servizi sanitari.
Tuttavia, l’offerta, in questo settore, non è sempre o forse non è quasi mai - rispondente alla domanda: con la presente nota ci si riferisce, in particolare, alla presenza di pediatri convenzionati con il SSN, nel Comune di Orte e in altri Comuni del territorio di competenza ASL VT/3.
Nel Comune di Orte, nonostante la citata crescita demografica, è presente un solo pediatra di base, che, ovviamente, ha superato il limite massimo di bambini da poter assistere e, nonostante la disponibilità del medico ad assistere ulteriori bambini, la ASL VT/3 non ne consente la scelta ai genitori.
In conseguenza di ciò, i genitori devono scegliere un pediatra tra quelli presenti in altri comuni, attraversando strade difficili, soprattutto d’inverno, con bambini malati in macchina, (anche perché i pediatri, generalmente, non sono disposti ad effettuare una visita domiciliare in luoghi lontani), con notevoli disagi, soprattutto per i bambini, i quali pagano le incoerenze di un sistema che dichiara la loro tutela a tutti i livelli e poi non garantisce neanche un pediatra di libera scelta, nonostante il fatto che il SSN sia finanziato anche con i tributi che pagano i loro genitori.
Alla luce di quanto suddetto, si richiede l’impegno di tutti i destinatari della presente nota allo scopo di tutelare - questa volta nei fatti e non solo nelle parole - l’infanzia e il diritto alla salute, inserendo un ulteriore medico pediatra convenzionato con il SSN nel Comune di Orte.
Nella certezza di un vostro positivo riscontro, si inviano cordiali saluti.
Simona Dalmazio
Cristina Meriziola
Debora Olivieri
Marina Zucchelli
Gianluca Palazzi
Gianluca De Martino