- Avremmo preferito non dover scrivere su un episodio poco edificante come quello appena accaduto. Per due giorni abbiamo preferito non trattare la questione, ma una volta uscita la notizia sui quotidiani viterbesi, ci sembra opportuno informare anche i nostri lettori.
Sul sito Indymedia questo giornale, il suo direttore, e Antonello Ricci sono stati veementemente apostrofati.
Nulla di sconvolgente, ma certamente qualcosa di sgradevole.
"Tusciaweb, gestito da un provocatore fascista, e da un intellettualoide c..." è questa la frase più significativa.
Ma quello che più appare sconcertante è l'atmosfera fuori dal tempo che segna il sito. L'impressione è quella di un ritorno indietro di trent’anni, senza che ve ne siano più le condizioni storiche.
E ancora più sconcertante è che la frase venga da chi si colloca all'estrema di sinistra. Una frase inserita, per giunta, in un contesto che manifesta una intrinseca mistica della violenza.
Dopo la pubblicazione della notizia sui quotidiani sono arrivate le prime manifestazioni di solidarietà. La prima in assoluto quella del sindaco Giancarlo Gabbianelli che ha manifestato la sua "solidarietà personale e istituzionale".
Una solidarietà molto gradita proprio perché questa testata non ha fatto mai sconti al sindaco. Ma, e ne siamo sempre stati certi, ci sono cose che vanno al di là delle divisioni politiche. E ci piace che ci siano persone che abbiano la capacità di andare oltre, quando le circostanze lo richiedano.
Subito dopo un'altra telefonata, quella del presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, che si è informato su cosa era accaduto di preciso e ha inviato anche una nota di solidarietà. Solidarietà anche questa molto gradita, anche perché crediamo che sia significativo che le due più importanti istituzioni politico - amministrative e i loro rappresentanti abbiano manifestato da subito la loro solidarietà e sostegno.
Ringraziamo chi ha inviato messaggi di solidarietà e soprattutto i colleghi giornalisti che si sono espressi sui vari organi di stampa.
Per quanto ci riguarda due cose sono certe.
Nessun tipo di insulto può scalfire la serenità con cui sosteniamo le nostre idee e conduciamo le nostre azioni.
In secondo luogo crediamo che la vera risposta a questo tipo di azioni, sia quella di continuare nel nostro lavoro con la consueta volontà di ascolto. Soprattutto, ovviamente, di chi non la pensa come noi.
Link alla pagina di Indymedia - cliccami
I messaggi di solidarietà
Caro Carlo,
ho appreso con stupore e preoccupazione gli attacchi alla tua persona e ad Antonello Ricci apparsi sul sito Indymedia. Esprimo a entrambi la mia piena e incondizionata solidarietà, ribadendo con convinzione se mai ce ne fosse bisogno la condivisione e l’adesione all’appello contro ogni forma di violenza. I giudizi pesanti espressi su di voi non rispecchiano né la vostra personalità, né lo spirito della vostra iniziativa.
Alessandro Mazzoli
Presidente della Provincia di Viterbo
Carissimi Carlo e Antonello,
è davvero sconcertante l'attacco da parte del sito Indymedia.
Nell'esprimervi piena solidarietà, confermo la mia convinta adesione al vostro appello contro la violenza.
Sì, continuiamo a lavorare insieme perché prevalgano il confronto e il dialogo. E' necessario.
Giuseppe Parroncini
Capogruppo Ds alla Regione Lazio
Mi rendo conto che, seguendo l'esempio del nostro premier, in questo Paese è possibile dire di tutto e che, se Berlusconi taccia i vertici di Confindustria di
comunismo chiunque può permettersi di affibbiare ogni etichetta al proprio nemico o addirittura al proprio interlocutore.
Accusare tuttavia l'amico Carlo Galeotti di essere un provocatore fascista mi pare un'assurdità priva di qualsiasi fondamento e per di più un ingiusto disconoscimento della sua storia personale e professionale.
Tusciaweb, al pari degli altri quotidiani stampati, è uno strumento di informazione democratica e i cittadini, non solo viterbesi, hanno imparato ad apprezzarlo per l'opera imparziale di resoconto della vita politica e della cronaca locale.
A Carlo dunque va tutta la mia solidarietà personale e del partito della Margherita.
Giuseppe Fioroni
La federazione provinciale dei Democratici di sinistra esprime la sua solidarietà al direttore di Tusciaweb Carlo Galeotti per gli attacchi portati contro di lui su Indymedia a causa dell’appello contro la violenza promosso insieme con Antonello Ricci.
Conosciamo i sentimenti sinceramente democratici, antifascisti e non violenti di Carlo Galeotti e abbiamo apprezzato la sua volontà di confrontarsi col fenomeno della violenza che ha interessato la città di Viterbo negli ultimi mesi. Si tratta di un fenomeno complesso, che non può essere liquidato secondo gli schemi buoni/cattivi o amici/nemici. Occorre comprenderlo nel profondo e chiamare le istituzioni e la società a dare le risposte più appropriate.
L’antifascismo sta nella storia delle persone e delle organizzazioni. Il nostro partito affonda le sue radici storiche e culturali nell’esperienza delle Resistenza e sarà sempre in prima linea contro eventuali rigurgiti neofascisti.
Accusare Galeotti di essere un “provocatore fascista” è quindi una accusa semplicemente ridicola, anzi è un vero boomerang lanciato da coloro che credono di poter dispensare dall’alto di qualche piedistallo patenti di antifascismo. Dileggiare chi la pensa diversamente invece che ricercare il dialogo e il confronto è già di per sé un atto di violenza, che si pone fuori da un contesto democratico.
Ti sono vicino in un momento in cui gli attacchi scomposti alla tua persona lanciati da Indymedia tentano di intimidire la stampa nel difficile ruolo di rappresentare la libertà d'opinione.
Fabrizio Moretti
Alternativa sociale con Alessandra Mussolini
Esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti di Carlo Galeotti e Antonello Ricci, fatti oggetto di inqualificabili e pericolose manovre denigratorie, soprattutto negli ultimi giorni.
Federazione provinciale Verdi per la pace