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Viterbo - Ds - Mancinelli e Arcangeli dicono no ai licenziamenti
Società partecipate, maggioranza sfaldata e sindaco silente
Viterbo 23 marzo 2006, ore 1,30
Senza Filtro - Sarebbe facile per chi, come noi, dalla fase iniziale e coerentemente fino ad oggi, ha segnalato le difficoltà, le contraddizioni, le anomalie in cui si dibattono le società partecipate, sparare nel mucchio ed alzare la caciara.
Tanto più in questa fase preelettorale e di evidente e progressivo sfaldamento della maggioranza politica di centro destra alla guida di Palazzo dei Priori.
Il sindaco aveva promesso l'ampliamento ed il miglioramento dei servizi, più tutele occupazionali, più efficacia ed efficienza, conti in ordine, rapporti contrattuali e con l'utenza più conformi e trasparenti, utili garantiti e più risorse per le casse comunali, azionariato popolare e via dicendo.
Solo dai banchi dell'opposizione si levarono voci critiche, un ragionevole monito sui modi e sulle previsioni sballate con cui si varava un disastro annunciato.
Oggi siamo di fronte a presunti servizi immaginati e mai partiti, quelli in gestione con livelli qualitativi e quantitativi peggiorati, tensioni sul fronte occupazionale, deficit di bilancio, di fronte all'alternativa tra appesantire ancor più il già precario bilancio del Comune e/o alleggerire con aumenti tariffari e tributari le tasche dei cittadini contribuenti.
Il tutto in un quadro in cui necessitano immediate correzioni di rotta per ricondurre a conformità normativa i rapporti tra società partecipate ed amministrazione e quelli tra proprietà pubblica e partecipazione privata, come evidenziato dalla relazione degli esperti.
Prevale quindi una preoccupazione forte, maggiore di fronte al silenzio, alla mancanza di orientamenti ed iniziative dell'esecutivo, dell'assessore delegato, della giunta e del sindaco.
Servirebbe una forte , coerente e uniforme azione di indirizzo politico/amministrativo che solo una maggioranza coesa, che con senso di concretezza fosse capace di ritornare sui passi sbagliati compiuti ed imboccare realisticamente la strada di un risanamento e di un rilancio possibile, senza preoccuparsi di salvaguardare rendite di posizione politica, poltrone e quote di potere.
Siamo preoccupati perché in questo contesto di confusione, di tutti contro tutti e di scaricabarile dentro una "maggioranza" sempre più esigua, frammentata, multiforme è facile che si affacci la scorciatoia di scaricare invece poi tutto sui lavoratori e sui cittadini, con licenziamenti e maggiori esborsi.
Noi non siamo e non saremo d'accordo. Con un senso di responsabilità che guarda all'interesse generale abbiamo offerto i nostri contributi propositivi, avanzato richieste per garantire più trasparenza, ordine, congruità agli assetti organizzativi, normativi, gestionali delle società. Continueremo a farlo in tutte le sedi, sapendo che la questione di fondo è che alla città questa operazione di potere spacciata per "rivoluzione" fu imposta con presupposti quantomeno approssimativi e velleitari nascosti da tanta demagogia e condita da tanti strapuntini.
Assume sempre più spessore la questione quindi di un cambio di rotta politica, di una nuova stagione di governo per questa città, di fronte ad una giunta che - dopo queste prove fallimentari - non ha più forza, idee, ragioni e forse nemmeno i numeri per andare avanti.
Sandro Mancinelli Segretario Unione Comunale DS
Giulia Arcangeli Capogruppo DS
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