Tarquinia - Il comune accusato di non aver mantenuto gli impegni - Gravi le conseguenze per i cittadini
Locali fatiscenti, i vigili del fuoco
sospendono il servizio al distaccamento
Tarquinia 23 marzo 2006, ore 1,30
Senza Filtro - I vigili del fuoco del comando provinciale di Viterbo si sono visti costretti, loro malgrado, a riaprire la vertenza del distaccamento di Tarquinia, sospendendo il servizio a decorrere dal 22 marzo.
Infatti, trascorsi infruttuosamente i termini concordati con l’amministrazione comunale, che il 25 febbario si era impegnata a trasferire il distaccamento dei vigili del fuoco in locali idonei entro un termine massimo di 20 giorni (conclusioni alle quali si era giunti dopo mesi di estenuanti ed inutili trattative), e constatato che nessuno sviluppo positivo è ipotizzabile entro termini ragionevoli, i lavoratori impegnati nel servizio di Tarquinia, delusi ed indignati per l’ennesimo venir meno alle promesse ricevute, hanno deciso di intraprendere l’unica iniziativa di lotta che consente di manifestare il dissenso per questa situazione.
Non si deve dimenticare, inoltre, che il sacrificio che i vigili del fuoco hanno finora affrontato, assicurando la presenza a Tarquinia nei giorni altrimenti liberi dal servizio, è finalizzato all’apertura di un presidio fisso, obbiettivo che al momento appare ben lontano dal divenire realtà.
Rimane il rammarico per il disagio a carico della popolazione, alla cui sicurezza è dedicato il nostro lavoro quotidiano, ma questa protesta è finalizzata a migliorare le condizioni di lavoro e di riflesso l’efficacia dell’intervento, che non può prescindere da collocazioni logistiche idonee, nonché dal rispetto da parte degli enti di riferimento presenti sul territorio, così come dovuto ad un corpo i cui principi fondanti sono la solidarietà e lo spirito di abnegazione.
I rappresentanti del personale
Vigili del fuoco.