Elezioni politiche - Il senatore Bonatesta (An) accusa il presidente di Federlazio di stare col centrosinistra e invita Laura Allegrini e Giulio Marini a non incontrare l'associazione dei piccoli e medi industriali
"La ricetta di Orsolini è quella di Prodi ed è tutta sbagliata"
Viterbo 23 marzo 2006, ore 13,30
Senza Filtro - “Il presidente provinciale di Federlazio è come Diego Della Valle ma con una differenza: Della Valle si è dimesso dal direttivo di Confindustria mentre Orsolini non lascerà mai la poltrona di Federlazio che gli permette di stare con Prodi e, al contempo, di flirtare (a Viterbo) con il centro destra. Pur se non accusato direttamente, Della Valle ha dichiarato di non avere scheletri nell’armadio; sarebbe interessante sapere se il compagno Orsolini darebbe la stessa risposta a chi formulasse identica domanda”.
Inizia così la dura replica del senatore Bonatesta all’intervento del presidente Provinciale di Federlazio che, nei giorni scorsi, ha giudicato negativamente l’operato dei parlamentari uscenti dando, al contempo, la sua “ricetta” per la crescita socio-economica del nostro territorio.
“Per quanto mi riguarda esordisce il parlamentare di Alleanza nazionale respingo in maniera ferma e totale il giudizio espresso dal presidente Orsolini. Prima di parlare, per non dare l’impressione di non conoscere gli argomenti che tratta, avrebbe fatto meglio a documentarsi magari andando a controllare sul sito del Senato la scheda relativa alla mia attività parlamentare. Scheda dalla quale, in ogni caso, non risultano gli interventi a favore del Viterbese ma che si possono riassumere in una ventina di miliardi di vecchie lire che il sottoscritto è riuscito a portare per iniziative di grande importanza sul territorio.
E sfido Orsolini a trovare chi, in passato, ha fatto di più, compresi i suoi amici Fioroni e Sposetti che possono solo essere ringraziati per aver gettato alle ortiche soldi che sarebbero dovuti venire da noi e che invece si sono fermati a Roma o hanno caratterizzato qualche cattedrale nel deserto.
Sbagliano Marini e Allegrini ad incontrarlo. La ricetta del presidente di Federlazio per rilanciare la Tuscia non è quella di Berlusconi, Fini e Casini ma quella con la quale Prodi vuole ingannare gli italiani alla vigilia del voto: la riduzione di 5 punti del cuneo fiscale che dovrebbe ottenersi ”…dalla lotta al sommerso (sic!), all’evasione fiscale (sic!), alla riduzione delle spese correnti (sic!)”.
Chiacchiere, come stanno dimostrando in questi giorni Fini, Berlusconi e Casini, senza capo né coda; soldi non quantificabili e quindi irreali.
Ma non è solo questo -prosegue il senatore Bonatesta -. Parlando di “ricette” per il Viterbese, Orsolini auspica la riconversione a gas per Montalto di Castro ignorando che nella XIII Legislatura il sottoscritto presentò un disegno di legge proprio a tal titolo che purtroppo trovò la netta opposizione del centrosinistra e la totale indifferenza degli allora parlamentari Capaldi e Fioroni oltre che dell’allora segretario provinciale dei Ds, Parroncini. A cosa dobbiamo il “pentimento" di oggi?
Ancora: Orsolini incolpa i parlamentari uscenti del mancato raddoppio della Cassia, del mancato completamento della Trasversale, del mancato decollo del centro merci di Orte. Mente sapendo di mentire. Se la Cassia, ormai alla sua fase finale, non ha visto la luce la colpa è di quei Comuni di centrosinistra che ancora una volta hanno messo il bastone tra le ruote facendo perdere tempo prezioso e finanziamenti quando era il momento di averli. Vedremo cosa faranno ora Fioroni e Sposetti (a proposito: anche Fioroni è un parlamentare uscente. Le sue critiche sono anche per lui?). Trasversale: è tutto pronto. Se altri hanno lasciato trascorrere decine di anni, ci conceda qualche mese di ritardo nei cinque anni di legislatura della Cdl. Centro Merci di Orte: domandi all’ex presidente Scaramuccia se Alleanza nazionale, dopo anni di indifferenza del centrosinistra (e qui c’è di mezzo il suo amico Sposetti) ha fatto, unica, qualcosa di concreto e cosa.
Distretto ceramico di Civita Castellana? Se oggi ancora ci sono ferite da curare e non il morto sulla bara si deve esclusivamente, ancora una volta, ad Alleanza nazionale, al sottoscritto, al sottosegretario Viespoli. Ma davvero nessuno gliele ha mai dette queste cose? Ma anche ammesso che nessuno gliele abbia dette, com’è che non se n’è accorto da solo? Oggi -conclude il senatore Bonatesta io termino il mio mandato con un solo rammarico: quello di non aver potuto sottoporre al giudizio dei viterbesi dieci anni di impegno parlamentare a favore del mio territorio, dei viterbesi e degli italiani in generale, impegno che rivendico a voce alta, a testa alta e con le mani pulite. Un giudizio che, sono sicuro di non sbagliare, sarebbe stato opposto a quello di Orsolini. Quest’ultimo, in ogni caso, si sottoponga a quello degli imprenditori viterbesi spiegando cosa ha fatto sino ad oggi di concreto per l’imprenditoria locale, tra… un flirt e l’altro (personale) con il centro destra”.